Conflitto russo-ucraino: vertice in Alaska il 15 agosto. Sybiha: “La Russia non va premiata”


Si terrà in Alaska il 15 agosto l’incontro fra il presidente americano Donald Trump e lo zar di Russia Vladimir Putin, dopo il no del Cremlino a Roma, con la premier Giorgia Meloni che si era detta disponibile ad ospitare il summit. Nel Regno Unito in vista di questo incontro, vertice tra alti funzionari di Stati Uniti, Ue, Ucraina e diversi Paesi europei per definire una posizione comune.
Un alto funzionario della Casa Bianca ha detto alla Cbs che l’organizzazione del vertice del 15 agosto “è ancora fluida” e che è ancora possibile che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “possa essere coinvolto in qualche modo”. Secondo le prime indiscrezioni trapelate sul piano per il cessate il fuoco, Mosca rivendica almeno tutto il Donbass (Donetsk e Lugansk), oltre al riconoscimento della Crimea. Ancora poco chiare le richieste per Zaporizhzhia e per l’oblast di Kherson.
Zelensky, ha però affermato su Telegram, che Kiev non “può violare la costituzione sul territorio” e che “gli ucraini non cederanno la loro terra agli occupanti”. Inoltre ha spiegato il leader ucraino che “qualsiasi soluzione senza l’Ucraina sarà una soluzione contro la pace”. A rincarare la dose è il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha che su X dichiara: la Russia “non deve essere premiata per aver iniziato questa guerra” . “Nonostante gli instancabili sforzi degli Stati Uniti e la continua volontà dell’Ucraina di cercare una pace giusta – ha ammonito Sybiha -, la Russia continua a terrorizzare i civili, ignora le scadenze e non mostra alcun genuino interesse a porre fine alla guerra”. “Abbiamo bisogno di una pace duratura che non venga distrutta dalla prossima mossa di Mosca”, il monito di Sybiha.
Colloquio telefonico Zelensky-Macron. Su X il presidente ucraino ha riferito di un colloquio avuto con il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron: “È davvero importante che i russi non riescano più a ingannare nessuno”. “L’Ucraina, la Francia e tutti i nostri partner sono pronti a lavorare nel modo più produttivo possibile per il bene di una vera pace. Abbiamo tutti bisogno di una vera fine della guerra e di solide basi di sicurezza per l’Ucraina e le altre nazioni europee”, ha aggiunto Zelensky.