Corea del Nord. “Lancio missile su Giappone solo preludio a Guam”. Condanna dell’Onu

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Continua il ping pong tra minacce ed atti intimidatori della Corea del Nord e condanne da parte dell’Onu. Dopo il lancio di un missile nordcoreano che ha sorvolato il Giappone, mettendo in allarme il paese nipponico, arriva la dura condanna del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che ha chiesto che tutti gli Stati membri ”attuino pienamente, in modo rigoroso e veloce” le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite. Tuttavia, non si minacciano nuove sanzioni del Cds.

Nella dichiarazione del Consiglio si chiede al regime di Kim Jong Un di abbandonare tutte le armi nucleari e i programmi nucleari esistenti in modo completo, verificabile, irreversibile, e di non condurre ulteriori test, oltre a rispettare le risoluzioni Onu.

Intanto il leader nordcoreano ha espresso soddisfazione per la “piena riuscita” del test e ha chiarito che è stato solo il “preludio per il contenimento di Guam” (isola con molte basi missilistiche americane) ma ha sottolineato che prima di prendere decisioni sulle azioni future, la Nord Corea continuerà a osservare “il comportamento degli Usa”.

Stati Uniti che hanno tuonato contro il lancio nordcoreano. Donald Trump ha affermato infatti che “il mondo ha ricevuto l’ennesimo messaggio forte e chiaro” e che ora “tutte le opzioni sono sul tavolo”. Di diverso avviso Cina e Russia. Pechino, alleato storico di Pyongyang, ha criticato Pyongyang, invitando le parti all’”autocontrollo” mentre Mosca ha detto: “È chiaro a tutti che l’opzione delle sanzioni alla Corea del Nord si è ormai esaurita”. “Maggiori sanzioni non risolveranno il problema. L’Onu deve passare una risoluzione che dica chiaramente no ad una soluzione militare e a sanzioni unilaterali fuori da quelle approvate dal Consiglio di Sicurezza”.