Elezioni in Romania: al ballottaggio il candidato di estrema destra Simion sfiderà Nicusor Dan


La Romania è tornata al voto dopo le presidenziali vinte da Georgescu e annullate dalla Corte costituzionale per ingerenze russe. Quando lo spoglio era al 98% dei voti è stato chiaro che il candidato di estrema destra, George Simion, leader del partito nazionalista Alleanza per l’Unione dei Romeni, ha superato il 40% delle preferenze al primo turno delle presidenziali in Romania. Al ballottaggio del 18 maggio sfiderà il candidato indipendente e sindaco di Bucarest Nicusor Dan che ha ottenuto il 20.70%, battendo di una manciata di voti il candidato europeista Crin Antonescu.
“Oggi il popolo rumeno ha parlato. È ora di farsi sentire, nonostante gli ostacoli, nonostante le manipolazioni. I rumeni si sono sollevati”. E’ questo il commento a caldo ai media locali di George Simion.
Il risultato di Simion era già ampiamente annunciato nei sondaggi che lo davano praticamente per certo al ballottaggio che sarà quindi contro il sindaco di Bucarest Nicusor Dan, 55 anni, matematico ed ex attivista anticorruzione che ha fondato il partito Unione Salva la Romania (USR) nel 2016. Dan si è presentato con un programma pro-Ue denominato “Romania onesta”. Sostiene che il paese ha bisogno di un presidente “che abbia la volontà e la capacità di riformare il sistema”.
Il panorama politico rumeno lo scorso anno era stato scosso quando una corte suprema aveva annullato le precedenti elezioni a seguito di accuse di violazioni elettorali e interferenze russe, che Mosca ha negato. In quelle elezioni l’outsider di estrema destra Calin Georgescu era risultato vincitore al primo turno. Attualmente Georgescu è sotto inchiesta e non può partecipare alle nuove elezioni.