Kiev, Zelensky e Sunak firmano un accordo sulla sicurezza, Mosca in allerta

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Un accordo di sicurezza “nuovo e senza precedenti”. E’ quello che – per dirlo con le parole di Volodymyr Zelensky – hanno firmato oggi a Kiev il presidente ucraino e il premier britannico Rishi Sunak arrivato in visita nella capitale dell’Ucraina, per tenere colloqui e firmare l’intesa. Si tratta di un accordo decennale di cooperazione nel campo della sicurezza per forniture che permetterebbe una reazione rapida in caso di aggressione.

“Oggi è un giorno in cui la storia dell’Europa è cambiata” esulta Zelensky per il quale “non si tratta solo di una dichiarazione” ma di una “realtà che si realizzerà” grazie “alle garanzie di sicurezza fornite dall’eccezionale potenza globale del Regno Unito”. L’accordo prevede che in caso di un futuro attacco russo, la Gran Bretagna fornirà a Kiev l’assistenza necessaria in modo rapido e urgente, comprese le armi moderne per respingere l’aggressione via terra, via mare e in aria. Per Sunak esitare sugli aiuti “incoraggerebbe” Vladimir Putin, la Corea del Nord e l’Iran.

“Abbiamo concordato un sostegno annuale per l’Ucraina. In particolare, il sostegno finanziario di 2,5 miliardi di sterline per quest’anno”, ha aggiunto il presidente ucraino sottolineando che l’assistenza “continuerà nei prossimi anni”, in virtù di un’intesa decennale.

La firma dell’accordo tra ucraina e Gran Bretagna ha subito messo in agitazione Mosca, con Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, che avverte Londra: “Spero che i nostri eterni nemici – gli arroganti britannici – comprendano che il dispiegamento di un contingente militare ufficiale in Ucraina equivarrebbe ad una dichiarazione di guerra contro il nostro Paese”.

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