Medio Oriente, accerchiata la casa del leader di Hamas a Khan Yunis

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Infuria la battaglia a Gaza con combattimenti tra i più pesanti nei due mesi di guerra con Hamas. Le forze di difesa israeliane hanno fatto sapere che nelle ultime 24 ore raid aerei hanno colpito circa 250 obiettivi nel territorio dell’enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Le Idf hanno accerchiato con i carri armati la casa del leader di Hamas Yahya Sinwar a Khan Yunis.  Ora Israele chiede l’evacuazione immediata da est verso ovest della città. Secondo l’Onu, “sta per aprirsi uno scenario se possibile ancora più infernale, a cui le operazioni umanitarie potrebbero non essere in grado di rispondere”.

Il governo di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 16.248 morti nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, il 7 ottobre.  Almeno 1.207 i palestinesi uccisi dalla ripresa delle ostilità il primo dicembre, secondo quanto riporta l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr). Il 70% delle vittime, precisa l’Ohchr, sono donne e bambini.

Mentre gli Stati Uniti fanno sapere che si aspettano che l’offensiva di terra a Gaza duri fino a gennaio 2024. Poi Tel Aviv passerà ad una strategia “a bassa intensità e iperlocalizzata” che prenda di mira militanti e leader di Hamas. Colloquio telefonico tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. I due hanno concordato sulla necessità di una de-escalation del conflitto.

Israele revoca intanto il visto a Lynn Hastings, coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite, accusata da Israele di non aver condannato Hamas per l’attacco del 7 ottobre. Guterres la difende e conferma la “piena fiducia” nel suo operato.