Tornano le sanzioni Onu contro l’Iran. Francia, GB e Germania: No escalation


Le discussioni tra i rappresentanti iraniani, statunitensi ed europei che si erano tenute a margine dell’Assemblea generale dell’Onu ancora una volta non hanno portato ad alcun risultato. “Non c’è nessun accordo”, aveva confermato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian a New York prima di ripartire per Teheran, definendo “inaccettabile” la richiesta – soprattutto americana – di consegnare tutto l’uranio arricchito e di rinunciare una volta per tutte al nucleare. A spingere fino all’ultimo per una soluzione diplomatica erano stati soprattutto gli europei firmatari dell’accordo del 2015, ovver Francia, Germania e Regno Unito. Ma di fronte alle violazioni riscontrate dagli ispettori dell’Aiea anche loro in agosto avevano lanciato l’ultimatum: subito una nuova intesa o il ritorno delle sanzioni.
Evitare un’escalation. In una nota congiunta i ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito e Germania esortano Teheran a “evitare azioni di escalation”. “Il ripristino delle sanzioni non significa la fine della diplomazia. Esortiamo l’Iran a evitare qualsiasi escalation e a tornare a rispettare gli obblighi di salvaguardia giuridicamente vincolanti”.
Il ministero iraniano degli Esteri tuona: “L’azione del trio europeo, sotto la pressione degli Stati Uniti, di ripristinare le risoluzioni revocate non è solo giuridicamente infondata e ingiustificabile, ma è anche del tutto inaccettabile”