Dl fisco, trovato lʼaccordo M5s-Lega: via lo “scudo penale”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Lega e Movimento Cinque Stelle hanno trovato l’accordo sulle modifiche al decreto fiscale. Dal testo saranno cancellati lo scudo fiscale e il condono penale per il rientro dei capitali all’estero. Resta invece il rapporto deficit-pil al 2,4%. L’annuncio è stato dato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dai vicepresidenti Luigi Di Maio e Matteo Salvini in una conferenza stampa dopo una riunione durata circa due ore.

Occasione per Salvini e Di Maio per tentare di rassicurare i mercati: “Non c’è e non ci sarà nessun proposito di uscire dall’Unione europea o dal sistema della moneta unica. Stiamo bene in un continente, tranne ai confini della Francia. Ma là mando le pattuglie della Polizia e il problema è risolto”, dice il leader della Lega.

“Finché resterò capo politico del M5S e finché ci sarà questo governo non c’è nessuna volontà di lasciare Ue o la zona euro, c’è la volontà di sedersi con le istituzioni Ue”, conferma il capo dei grillini Di Maio che poi aggiunge: “Potenziamo lo strumento di saldo e stralcio delle cartelle Equitalia per tutte le persone in difficoltà. Abbiamo ribadito all’unanimità in Cdm che non c’è alcuna volontà di favorire chi ha capitali all’estero. Grazie a questo decreto nasce oggi uno Stato amico che aiuterà la parte più debole dei contribuenti”.

Il premier Conte ha spiegato che la “dichiarazione integrativa riguarda il 30% in più di quanto già dichiarato con il tetto di 100mila euro per anno d’imposta”.

Non ci sarà nessuno scudo fiscale all’estero. Poi sottolinea: “Ci troviamo già in una situazione di 1,2, se aggiungiamo le clausole di salvaguardia siamo al 2,4. La situazione che ereditiamo dai governi è questa: non è una manovra avventata ma puntiamo su investimenti supportati da riforme strutturali”.

Anche dal premier sono poi arrivate rassicurazioni sulla volontà di dialogo con l’Ue: “Siamo in Europa e vogliamo esercitare nostre prerogative ma riconosciamo Ue come nostri interlocutori in un confronto sereno. Dobbiamo confrontarci con la commissione per la crescita del Pil, le nostre previsioni sono più alte, le loro più basse, dobbiamo spiegare perché noi siamo convinti di non aver gonfiato i numeri”.

“Finalmente si chiudono due o tre giorni surreali”, il commento del leader della Lega Matteo Salvini. “Nessuno aveva intenzione di scudare, condonare o regalare, ma non tutto il male vien per nuocere, tutto è bene quel che finisce bene”. C’è l’accordo “per recuperare quello che c’era nel contratto e non aveva trovato spazio, ovvero il saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia, per le persone che versano in difficoltà economiche. Chiudiamo questa settimana con serenità, fiducia, compattezza e con questo impegno, qua ci sono tre uomini di parola”.