Elezioni regionali: al voto Lazio e Lombardia e oltre dodici milioni di elettori

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Si aprono domenica mattina alle 7 le urne in Lazio e Lombardia e si chiuderanno alle 15 di lunedì. Chiamati al voto oltre dodici milioni di elettori che dovranno scegliere tra una moltitudine di candidati che dovranno occupare 131 seggi nei Consigli ma soprattutto le poltrone di governatore di due delle Regioni più importanti d’Italia. L’ultima tornata elettorale per Lazio e Lombardia è datata 4 marzo del 2018.

Secondo i dati del Viminale nel Lazio su 4.780.090 aventi diritto si recarono alle 3.181.235 elettori, con una affluenza del 66,55%. Fu eletto Nicola Zingaretti (centrosinistra) con il 32,93%.

In Lombardia invece su 7.882.633 elettori andarono a votare in 5.762.459, con un’affluenza del 73,10%. Ad essere eletto in quel caso fu Attilio Fontana (centrodestra) con il 49,75% delle preferenze. Le due Regioni hanno le loro leggi elettorali regionali, ma in entrambi i casi viene eletto presidente della Regione “il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale”, senza ballottaggio.

Gli sfidanti nel Lazio: Alessio D’Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano), la legge regionale è la 2 del 2005, modificata nel 2017.

Gli sfidanti in Lombardia: in questo caso la partita si gioca tra l’uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo), Mara Ghidorzi (Unione Popolare). La legge elettorale è la 17-2012.

Per votare bisogna avere con sé al seggio la tessera elettorale e un documento d’identità valido. I documenti che si possono sono di tre tipi: la carta d’identità; una tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; una tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia. Non è prevista la possibilità di votare all’estero per corrispondenza per le elezioni regionali.

Si può votare in diversi modi. E’ possibile esprimere la preferenza solo per il candidato alla presidenza della Regione. In questo caso, il voto non sarà esteso alla lista o alle liste collegate al nome. Se si decide di esprimere una preferenza solo per la lista, il voto si estende invece anche al candidato che la rappresenta.

In alternativa: si può inoltre votare sia per la lista che per un candidato presidente collegato, oppure per una lista e per un candidato che non è collegato, il cosiddetto voto disgiunto.

Si possono esprimere due preferenze. In tal caso, a fianco della lista prescelta, nelle apposite righe, si deve scrivere il cognome (o il nome e il cognome) dei candidati consiglieri regionali che appartengono alla lista stessa. Le preferenze devono comprendere entrambi i generi, quindi una deve essere per un candidato di genere maschile e l’altra per un candidato di genere femminile, della stessa lista. Se si indicano due donne o due uomini, la seconda preferenza verrà annullata in quanto non valida.