Giorgia Meloni a Bruxelles: interlocuzione “franca e positiva” in Europa

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Primo banco di prova europeo per Giorgia Meloni ieri (giovedì) a Bruxelles. La premier è stata accolta dai vertici europei, prima tra tutti la presidente della Commissione Ursula von der Leyen che ha definito la presenza di Meloni un “forte segnale”. Per l’Italia, certo, ma soprattutto per l’Italia in Europa. Perché serve far sentire la propria presenza in un momento così difficile. “È stata una buona occasione per scambiare opinioni su temi critici che vanno dal sostegno all’Ucraina, all’energia, al NextGenEU e alla migrazione”, ha detto von der Leyen.

Temi caldi, anzi, caldissimi per il nostro Paese e per l’Europa intera. Volendo estendere il discorso, dovremmo dire per tutto il mondo. Insomma, Giorgia Meloni non ha certo sfigurato al suo debutto europeo da presidente del Consiglio in carica. E gli incontri, si dice, sono andati bene. Lo ha detto Meloni stessa in serata in una breve dichiarazione alla stampa, in cui parla di un’interlocuzione “franca e positiva”, prima con la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, poi con von der Leyen, e infine con il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, con cui si intrattiene anche a cena prima di fare rientro a Roma.

Ma non è finita. Perché all’indomani della visita a Bruxelles per la premier si prospetta un’altra intensa giornata di lavoro e appuntamenti. Oggi (venerdì), dopo l’omaggio all’Altare della Patria col presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni del 4 novembre – Giornata delle Forze Armate –  la premier terrà un Consiglio dei ministri in cui verranno affrontate le varie questioni al centro del dibattito politico: sul tavolo, oltre all’integrazione della Nadef, dovrebbe esserci anche un disegno di legge Ministeri, che ne rivede i nomi e le deleghe. Attenzione anche alle misure economiche. Ci sarebbero almeno 15 miliardi di euro di aiuti destinati a famiglie e imprese per fare fronte al caro bollette.