Tre speleologi bloccati in grotta: uno è ferito. Soccorsi lunghi e difficili

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Soccorsi in corso dalle tredici a Monte di Malo nella Grotta della Pisatéla: all’interno si trovano tre speleologi, uno dei quali ferito. Il recupero si sta prospettando lungo e impegnativo.

L’allarme è scattato poco prima delle 13: i tre stavano esplorando la grotta, la cui scoperta è abbaastanza recente e che fa parte del sistema carsico che comprende anche il Buso della Rana, in località Faedo. Il gruppo era composto da quattro persone: uno è uscito a dare l’allarme, gli altri tre si trovano ancora all’interno: secondo quanto appurato, a circa 45 minuti dall’entrata e oltre un passaggio sommerso.

Sul posto sono presenti Suem, vigili del fuoco e soccorso alpino e speleologico. La squadra sanitaria dovrà arrivare nel punto dove si trova l’infortunato e prestarglie le prime cure: solo dopo si potranno capire i tempi di progressione necessari a riportarlo all’esterno della grotta.

Cosa è avvenuto
Dalle prime informazioni, durante un’esposizione da parte di un gruppo di speleo, nella risalita del ramo secondario Carpe Diem in un tratto fossile, al secondo di cordata (un 40enne di Schio) si è staccata la porzione di roccia a cui era fissato l’ancoraggio e questo lo ha fatto cadere colpendolo alla testa.
L’uomo, inizialmente incosciente, si è poi ripreso, pur in stato confusionale. Con lui è restato uno dei compagni, mentre un terzo è uscito a dare l’allarme. Un quarto speleologo, che era a capo della cordata, è rimasto in alto bloccato su un terrazzino dopo che la corda è stata tranciata dalla scarica di sassi.

Sul posto sono state fatte arrivare le squadre della VI Delegazione speleo del Veneto del Soccorso alpino e speologico, mentre si stanno muovendo operatori dal Trentino Alto Adige e sono in preallerta gli speleo di Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. Una volta che la squadra sanitaria avrà valutato le condizioni dell’infortunato, sarà decisa la modalità del trasporto che potrebbe richiedere lunghe ore, qualora sia necessario imbarellarlo.
Una seconda squadra sta stendendo il cavo del telefono per garantire le comunicazioni con l’interno.

E stato predisposto il campo base dei vigili del fuoco all’esterno del Buso della Pisatela e i soccorritori stanno valutando l’eventuale intervento del nucleo Usar (Urban Search And Rescue) di Mestre che si occupano di ricerca e soccorso delle persone disperse sotto le macerie. È già stato attivato il protocollo esplosivi con la Prefettura in caso sia necessario disostruire passaggi troppo stretti. Sul posto sono presenti i Carabinieri e i Vigili del fuoco.

Il sindaco di Monte di Malo, Mosè Squarzon, su Facebook ha invitato le persone a non recarsi sul posto per non intralciare il lavoro dei soccorritori.

Aggiornamento ore 19. Dopo l’ok giunto dalla Prefettura, sono in fase di posizionamento alcune cariche di esplosivo che potrebbero essere necessarie per allargare parte del cunicolo e raggiungere lo speleologo ferito Nel frattempo, sono stati allestiti dei gazebo con il punto di raccolta perchè le operazioni dureranno tutta la notte. Non si sa ancora, poi, se il ferito verrà imbarellato.

Aggiornamento ore 21.45. Il sindaco di Monte di Malo, Mosè Squarzon, appena rientrato da località Lore dove è in atto il salvataggio, annuncia che l’evoluzione sembra essere positiva: “Stanno tentando di far uscire il ferito senza la necessità di impiegare la barella, che comporterebbe la necessità di utilizzare micro cariche esplosive per l’estrazione. La sensazione è comunque buona, in quanto l’infortunato sembra rispondere bene alle indicazioni del medico e dei soccorritori”. Il sindaco ha voluto ringraziare tutti i soccorritori, le squadre di Protezione Civile Pasubio Alto Vicentino, “per la velocità nell’intervento e per dotazioni, mezzi e disponibilità (due gazebo con pareti-tende, brandine, generatore, fari, stufa) e a Marisa e Mirco per la generosità con tè caldo e biscotti per le squadre sul posto” .