Nuova segnalazione per possesso di droga tra minorenni. Sequestrati 12 grammi

Il materiale sequestrato dagli agenti di Schio

Il ritrovo pomeridiano tra giovani a Schio, già ai limiti di legge dal punto di vista del divieto di assembramento, fa scaturire il possesso di una discreta quantità di marijuana da parte di un minorenne della zona. A portarlo a termine una pattuglia del consorzio di polizia locale “Alto Vicentino”, nel pomeriggio di lunedì nel quartiere alle spalle del Teatro Civico scledense.

Tutto ciò dopo aver provveduto all’ispezione personale di un adolescente del gruppetto che aveva mostrato subito una certa agitazione a fronte alla vista degli agenti impegnati in operazioni di controllo del territorio. Nelle sue tasche un involucro con all’interno in tutto circa 12 grammi di sostanza stupefacente, prontamente sequestrata.

Il giovane si era dimostrato recalcitrante alla richiesta degli agenti di consegnare eventuale droga in suo possesso quando, intorno alle 16.30 di lunedì, si trovava in compagnia di altri amici in via Sebastiano Bologna. Al cocciuto rifiuto da parte del ragazzo di prestare subito collaborazione, la coppia di agenti scledensi lo ha perquisito secondo le modalità consentite, prelevando un involucro sospetto in cellophane che effettivamente conteneva dei “ciuffi” di marijuana. Oltre a una sigaretta simile a uno spinello con mix di tabacco e “maria” già confezionato e un grinder con tracce di stupefacente.

In ragione della minore età, il comando di via Fratelli Pasini non ha reso noto alcun particolare sull’identità del giovane protagonista della vicenda, mentre gli altri teenager presenti lunedì scorso non sono stati coinvolti nelle operazioni. Al contrario, invece, ad essere informato del fatto e degli estremi del minore è il Prefetto di Vicenza, presso il quale è giunta la segnalazione del nominativo in qualità di assuntore di stupefacenti.

Eventuali provvedimenti da assumere nei suoi confronti spettano quindi alla Prefettura, che potrebbe inoltre disporre la partecipazione vincolante ad un programma socioterapeutico. Al resto, invece, dovrà pensare la famiglia del ragazzo.