Muore un mese dopo lo schianto in auto. Il figlio di tre anni lotta per sopravvivere

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L'auto dove viaggiavano padre e figlio a Santorso

Un mese in fin di vita, lottando in gravissime condizioni di salute al pari del suo bimbo di tre anni e mezzo, poi la morte sopraggiunta in ospedale. Lo schianto sul muro avvenuto a Santorso, nei pressi del cimitero comunale tra via dei Prati e via del Pranon, a distanza di un mese si è rivelato letale per Vladimir Iovu. Lo sfortunato papà di 38 anni era stato estratto dall’abitacolo della sua Ford Fusion dai vigili del fuoco, e subito ricoverato d’urgenza al S. Bortolo di Vicenza in condizioni disperate.

L’incidente, avvenuto nella mattinata dello scorso 29 dicembre 2018, aveva coinvolto due vetture. Illeso l’automobilista alla guida dell’altro veicolo, una Honda Fr-V. Si tratta di cittadino albanese residente a Piovene Rocchette, che subito aveva prestato soccorso ai feriti. Per lui si configura ora l’accusa di omicidio stradale alla luce della tragica fine del papà moldavo, che viveva invece a pochi passi dal luogo dell’incidente. Il figlioletto, soccorso e trasportato a Verona con l’elisoccorso in quell’occasione, permane tutt’ora in pericolo di vita.

L’impatto, particolarmente violento, era avvenuto in una strada poco trafficata in area di campagna. Secondo i rilievi della polizia stradale, a monte dello scontro un probabile abbaglio di sole che avrebbe limitato la visuale dell’investitore uscito incolume.