Report Ulss vicentine, due casi e due vittime. Altri guariti dall’ospedale Covid di Santorso

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Le tende della Protezione Civile montate di fronte all'ingresso delle emergenze a Santorso

Due soli nuovi casi di positività accertati nelle ultime 48 ore nel territorio vicentino. Si registrano entrambi ieri nell’Ulss 7 Pedemontana, che si rincuora in compenso con le dimissioni di altri pazienti oramai avviati alla guarigione. Meno quattro i ricoverati nei poli sanitari di Santorso e Marostica, 38 in totale quelli ancora positivi al virus, dei quali 27 nel centro Covid ancora attivo nell’Altovicentino.

Proprio nell’ospedale di comunità di Marostica si registra una delle due morti con il concorso del morbo asiatico, una persona di cui non è stata resa nota l’età. La seconda vittima, spirata al San Bortolo, era una pensionata di 84 anni. Sempre a Vicenza sono 26 i ricoverati (+2), si tratterebbe di pazienti già in isolamento i cui sintomi si sono aggravati. Rimangono comunque assistiti in area medica: in terapia intensiva rimane un solo caso grave, l’unico in tutta la provincia. Dunque si contano ancora 64 malati – ancora positivi – nei tre residui poli sanitari della provincia che ospitano uomini e donne colpiti dal contagio.

La pandemia continua a decelerare, almeno in Veneto, e lo dimostrano i dati statistici collegati agli esiti dei tamponi. Nelle 24 ore in esame tra martedì e mercoledì ne sono stati processati poco meno di 1.300, 630 nell’Ulss Pedemontana e 658 nell’Ulss Berica. In totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria internazionale, nel Vicentino sono 73.478, che si possono dire equamente divisi tra le due macroaree gestiti dalle due aziende sanitarie: 37.369 tra Santorso e Bassano, 36.109 a Vicenza.

I positivi sono stati finora poco meno di tremila da fine febbraio 2020, ma si tratta di un numero non effettivo e quindi poco indicativo, considerando le centinaia di persone che hanno “aggirato” il coronavirus con sintomatologia lieve, in isolamento domiciliare e senza il riscontro del tampone.

Intanto cresce la preoccupazione da parte delle aziende sanitarie e della Regione Veneto  riguardo ai gruppi di giovani in particolare che si danno ritrovo in piazze e locali. Gli effetti di questi comportamenti sociali sui contagio saranno misurati a distanza di 8-10 giorni. Una conferenza stampa proprio oggi sarà dedicata a questo tema e alla sua prevenzione.