Cane senza guinzaglio insegue e uccide una femmina gravida di capriolo. Appello del sindaco

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Una femmina di capriolo in un altro ricovero per animali della Provincia (immagine d'archivio)

Non si è potuto che raccogliere quanto rimaneva della femmina del capriolo e del suo feto, visto che l’esemplare di bosco era in gravidanza, dopo che il cane di proprietà di un privato ha azzannato la bestia selvatica, fino ad ucciderla. L’episodio risalirebbe a venerdì scorso – era il 7 maggio – lungo il sentiero naturalistico “La via dell’acqua” a Valli del Pasubio.

A renderlo noto è il Comune attraverso un comunicato stampa, ribadendo la necessità, anzi, l’obbligo, di tenere al guinzaglio i cani. Sancita peraltro in un’ordinanza comunale ben precisa.

Per l’animale e il futuro cucciolo  in grembo non si è potuto nemmeno tentare alcuna cura, come spiegato dalla coppia di agenti della polizia provinciale intervenuta sul posto dopo la segnalazione di un cittadino. Il cane che ha aggredito e ucciso la capriola si presume fosse libero dal guinzaglio, lontano dal padrone. Dai segni lasciati sulla carcassa sia i cacciatori della zona che gli agenti provinciali convergono su un’unica “pista”, dopo aver escluso possa trattarsi di un lupo.

Il predatore per eccellenza, infatti, è solito dilaniare le proprie vittime, mentre i canidi per istinto inseguono e uccidono la preda a morsi. L’ipotesi che va per la maggiore è che si sia trattato di un animale domestico di un escursionista, lasciato libero e quindi inevitabilmente attirato dall’odore della fauna dei boschi, di cui l’area del Pasubio è chiaramente ricca. A ritrovare l’esemplare senza vita è stata una persona di passaggio sul sentiero, che ha dato la segnalazione a uno degli incaricati del recupero.

“Ogni volta che un capriolo muore sbranato – si legge nella nota dell’ente locale -, la colpa ricade sul padrone del cane che spesso prende troppo alla leggera l’onere di vigilare il comportamento del proprio migliore amico”. Della questione si sta occupando anche il primo cittadino. “La cattiva abitudine di lasciare i cani liberi, per di più lungo il celeberrimo sentiero frequentato da bambini e famiglie durante tutto l’anno è un comportamento che deve essere stigmatizzato – spiega il sindaco Carlo Bettanin – invito tutti i proprietari al rispetto dell’ordinanza comunale che prevede di mantenere i cani al guinzaglio lungo tutti i sentieri. Ricordo altresì che la fauna è un bene indisponibile dello stato, e che il suo danneggiamento è punito a norma di legge”.