Vigilia di tensione, Pd: Puzza di squadrismo”. Cioni: “Amministrazione senza polso”

Vigilia tesa quella che precede il giovedì caldo previsto per domani, quando Schio si troverà al centro di una doppia iniziativa che rischia di polarizzare il dibattito pubblico e di accendere pericolosamente gli animi. Da una parte Forza Nuova, che ha annunciato una “passeggiata sulla sicurezza” per denunciare degrado e insicurezza urbana; dall’altra il centro sociale Arcadia, pronto a scendere in piazza contro quella che considera una provocazione di stampo neofascista.
Due visioni opposte che si fronteggiano nello stesso territorio, con il rischio di trasformare Schio in un palcoscenico di tensioni nazionali. Sul fondo di questa contrapposizione si muove la politica locale, chiamata a prendere posizione su un tema che da anni divide opinione pubblica e istituzioni: sicurezza e immigrazione. Il Partito Democratico scledense interviene con una lettura critica delle iniziative di piazza, denunciando la strumentalizzazione del tema dei richiedenti asilo da parte delle destre. “Storicamente – sottolineano i dem – le destre hanno sempre cavalcato il tema dei richiedenti asilo, sia a Schio che altrove. Pensare che chi arriva nel nostro Paese sia automaticamente un delinquente è un’equazione pericolosa che non porta da nessuna parte”. Il PD richiama le politiche di accoglienza del passato, come gli SPRAR, oggi ridimensionati, e la legge Bossi-Fini, che ha reso più precario il percorso di integrazione.
“Il Partito Democratico non è per l’accoglienza incondizionata, vanno stabilite regole chiare, ma va regolamentato diversamente in generale l’accesso al nostro continente, garantendo però un posto sicuro a chi fugge da situazioni insostenibili come guerre o dittature e di questo la comunità internazionale deve farsi carico”. La posizione è chiara: regole sì, ma accompagnate da prospettive legali e concrete di inserimento: “Non si tratta di fornire privilegi – ribadiscono – ma di garantire equità di trattamento. La caccia al diverso non è la via risolutiva: servono risposte strutturate e complesse, non populismo”.
Quanto alla serata di domani, i democratici scledensi non hanno dubbio alcuno e vanno giù duro: “Chi oggi promuove marce in città che puzzano di squadrismo del secolo scorso ergendosi a paladini della giustizia dovrebbero avere il buonsenso di capire prima il fenomeno e non solo alimentare le pance irritate dei cittadini. Quali sono le proposte che avanzano questi individui? Quale è la soluzione seria e concreta al tema? Mai ne sono arrivate, solo facile chiacchiericcio da bar. Questo non significa voler affrontare il problema, ma alimentare la paura e instillare l’insicurezza nei cittadini mascherandola da controllo del territorio. Ci sono già i servizi di polizia e le forze dell’ordine sono già molto operative per garantire la sicurezza di tutti noi senza che improvvisati cittadini si inventino di girare di notte, magari con manganelli e passamontagna, quello si farebbe paura”!
Di segno opposto la posizione di Alex Cioni, capogruppo consiliare e referente provinciale di Fratelli d’Italia, che accusa l’amministrazione comunale di inadeguatezza e di mancanza di decisione: “Il sindaco – afferma – prova a dare un colpo al cerchio e uno alla botte, senza affrontare il tema della sicurezza con la determinazione necessaria. Siamo favorevoli al DASPO urbano, ma serve un’applicazione reale e rigorosa, non un titolo da regolamento”.
Cioni punta il dito contro episodi di degrado urbano, come il parcheggio interrato di via Dalla Costa, definito “simbolo di un modo di governare che interviene sui sintomi e mai sulle cause”. Quanto alle iniziative di Forza Nuova e Arcadia, Fratelli d’Italia ribadisce il principio democratico della libertà di espressione, ma con alcune precisazioni: “In democrazia chiunque ha il diritto di esprimere la propria opinione e organizzare iniziative politiche pacifiche. L’isteria con cui i centri sociali reagiscono a qualsiasi cosa non rientri nei loro schemi ideologici conferma, ancora una volta, quanto poca dimestichezza abbiano col rispetto democratico. Detto questo, stupisce anche che una forza politica che a Schio non ha né struttura, né radicamento, né alcuna presenza stabile, scelga improvvisamente la nostra città come palcoscenico delle proprie iniziative. È il segnale che il tema sicurezza è sentito perché non adeguatamente affrontato da chi di dovere”.
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