Esiste un luogo, in quel di Breganze, dove si può ancora oggi respirare l’atmosfera del XVI secolo. Un’officina la cui attività è stata portata avanti, nel corso del tempo, grazie alla sola forza delle braccia, del fuoco e dell’acqua. Tale luogo è il Maglio Tamiello, e domenica 14 settembre sarà possibile visitarlo grazie all’apertura al pubblico organizzata dal Gruppo Fai Giovani di Vicenza.
Fin dal Cinquecento, l’antico maglio ha contribuito a forgiare (letteralmente) la storia di Breganze. Al suo interno, per secoli, hanno lavorato i fabbri della famiglia Tamiello, creando strumenti utili alla vita e al lavoro di tutti i giorni. Il maglio, tutt’ora funzionante per scopi dimostrativi, è ora un museo dedicato al racconto e alla scoperta dell’antico e affascinante mestiere del fabbro.
L’officina rappresenta uno dei magli battiferro a ruota idraulica tra i meglio conservati d’Europa, portavoce della memoria storica delle numerose officine presenti un tempo sul territorio. All’interno del museo si trovano i principali macchinari, diversi attrezzi manuali appartenuti all’ultimo fabbro operante, Angelo Giusto Tamiello, un’esposizione di oggetti di vita quotidiana ed un interessante archivio.
I “majari” hanno svolto la propria attività dalla seconda metà del Cinquecento fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso, e il pezzo forte del museo è costituito dall’imponente macchinario del maglio, denominato “a testa d’asino” a causa del tipico movimento e della forma caratteristica. Bruno Tamiello conserva oggi con dedizione quanto ereditato dal padre Angelo e mantiene vivo il maglio, la fucina, la mola e i macchinari.
La visita di domenica, insomma, offrirà ai partecipanti l’opportunità di lasciarsi incantare da un luogo che custodisce secoli di tradizione. L’evento si terrà a cura dei proprietari del maglio. Due i turni previsti,
alle 16 e alle 17.15, con un contributo a partire da
otto (per gli iscritti Fai e gli under 35) o dieci euro (non iscritti). Consigliata la prenotazione sul sito del Fai (
i posti sono limitati). Per ulteriori informazioni, è possibile scrivere al seguente indirizzo email:
vicenza@faigiovani.fondoambiente.it.
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