Trasferita in Veneto la 31enne gravemente ferita 18 giorni fa sul Conero. Sta meglio

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Una riabilitazione che richiederà ancora settimane di cure e tanta pazienza, ma anche un sospiro di sollievo dopo l’angoscia delle prime ore successive all’incidente. Rientra proprio in queste ore in Veneto la giovane fisioterapista di Thiene finita in rianimazione dopo lo scontro tra la sua bici e un autobus, avvenuto domenica 21 giugno nelle Marche, nei pressi di Numana.

Le condizioni generali di salute della 31enne vicentina sono progressivamente migliorate nei quasi 20 giorni di trattamento intensivo, tanto da permetterne il trasferimento all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove proseguirà il percorso di cura. Ad accompagnare G.D.B., di cui pubblichiamo le sole iniziali, sono stati i genitori, subito scesi al suo capezzale ad Ancona una volta informati del terribile incidente stradale di cui la figlia era stata vittima.

In quella domenica di vacanza di inizio estate la ragazza aveva optato per trascorrere un week end di sport e relax sulla costa adriatica, in compagnia di un’amica. Un giro su due biciclette prese a noleggio per una scollinata sopra il mare, in una giornata di sole che lasciava presagire solo divertimento, paesaggi mozzafiato e spensieratezza. Invece, improvvisamente, si era tramutata in un dramma che ha tenuto a lungo con il fiato sospeso tantissime persone, a partire dalla famiglia e dalla stessa compagna di gita – la prima a soccorrere l’amica dopo lo schianto contro l’autocorriera -, fino a tutte le componenti del calcio a 5 femminile veneto. La giovane donna gravemente ferita, infatti, è conosciuta nell’ambiente sportivo del futsal indoor in quanto atleta di livello sin da adolescente, giocando tra gli altri a Vicenza, Villaverla e Italgirls Breganze.

Dopo i soccorsi immediati e il trasferimento in codice rosso all’ospedale di Ancona, il più attrezzato della zona per traumi di questo genere e gravità, si è dovuto attendere le prime 72 ore prima di poter mostrare un primo cauto ottimismo, dopo il coma farmacologico indotto necessario per stabilizzarne le condizione ed effettuare tutte le valutazioni diagnostiche necessarie. Gli interventi a cui la turista vicentina è stata sottoposta sono andati a buon fine, consentendo di intraprendere il percorso di recupero, ancora difficilmente quantificabile nelle tempistiche.

Intanto compagne ed ex compagne di squadra esultano per l’imminente ritorno “in patria” dell’amica, dopo averle fatto pervenire direttamente all’ospedale marchigiano una (sua) maglietta da gioco con tutte le firme intorno al suo affezionatissimo numero 5. “La partita più importante la stai giocando te, e come i tutte le altre la tua squadra c’è” la frase a lei dedicata, un incoraggiamento che di sicuro ha spinto l’atleta a dare ancora una volta il massimo, e meritandosi gli applausi simbolici odierni al suo rientro a casa.