Oggi l’addio a Sergio Dal Prà, artigiano e papà. Aveva lottato per mesi in ospedale

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Sotto la pioggia battente di questi giorni si cerca tra i ricordi e sopra le nubi un raggio di sole per salutare Sergio Dal Prà, stamattina, dal sagrato della chiesa di collina di Zugliano che domina il paese. Aveva solo 46 anni l’artigiano e papà di Jacopo e Gabriele, che ha lasciato i figli e i suoi cari dopo tre mesi di lotta contro gravi problematiche di natura cardiaca, vivendo gli ultimi giorni all’ospedale di Padova dove è spirato martedì scorso.

Tante preghiere e messaggi di affetto lo avevano sostenuto in queste settimane di cure e terapia: testimonianze di vicinanza e insieme speranza che, seppur nel momento del lutto più doloroso, non vanno considerate mai vane per aver sorretto il compianto Sergio nella sua imprevedibile battaglia.

I genitori e i fratelli, insieme agli altri affetti hanno voluto ricordarlo con struggente intimità in questi giorni che precedono il funerale, celebrato oggi alle 9.30, oltre che ringraziare il personale medico e infermieristico degli ospedali prima di Santorso e poi di Padova, dopo il calvario di salute iniziato nel mese di ottobre scorso. In particolare gli operatori dei reparti Unità di Cura Intensiva Coronarica che hanno assistito Sergio Dal Prà in autunno, tentando ogni via possibile per salvargli la vita.

“Ho condiviso, con chi mi ha voluto bene, momenti sereni e con loro ho amato la vita. Con cristiana rassegnazione ho accettato anche le ore più tristi. Non piangete dunque,
ma ricordatemi sorridente e felice”. Questo il messaggio affidato all’epigrafe che ha annunciato alla cittadinanza il tragico evento. Stamattina anche il sindaco locale Sandro Maculan ha partecipato alle esequie, manifestando alla famiglia Dal Prà la partecipazione di tutti i concittadini in rappresentanza del paese dell’Altovicentino in cui Sergio era cresciuto e a cui era legatissimo.

Con il sindaco erano in tanti altri amici presenti oggi, in rispettoso silenzio, compatibilmente alle disponibilità di posti disposte con le misure anticovid. E tanti altri nel piazzale esterno insieme al gruppo Alpini di cui il compianto faceva parte. “Lo ricorderò sempre come una persona buona e operosa – confida Maculan -. Sergio così come da tradizione della sua famiglia si è sempre prodigato per la comunità e nella parrocchia, dimostrando una grande disponibilità. Ha dedicato il suo tempo e la sua esperienza a tante attività anche legate per esempio ai presepi sfruttando la sua abilità di artigiano, e alle celebrazioni storiche per la festa del patrono. Siamo vicini ai familiari condividendone la sofferenza”.