Ieri in Veneto “zero contagi”. Lo annuncia in anteprima il prof. Andrea Crisanti

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Zaia (a sx) e Crisanti (dx) durante uno dei punti stampa quotidiani dalla sede della Protezione Civile di Venezia

L’annuncio arriva nella serata di ieri e non può che rappresentare una buona notizia: nella giornata di giovedì non ci sarebbero stati cittadini veneti risultati positivi ai tamponi. Ad annunciarlo il microbiologo Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di virologia dell’azienda ospedaliera di Padova, e punto di riferimento dal punto di vista scientifico del governatore Luca Zaia.

Una notizia che non può che far bene alla popolazione, che giunge in anticipo rispetto alle previsione, ma che viene in parte defraudata del suo valore simbolico tenendo conto del guasto ai macchinari che processano i tamponi prelevati sui casi di sospetta positività, ormai comunque in via di risoluzione. Una dato non pienamente veritiero, dunque, che dovrà essere confermato nei numeri una volta che il sistema di diagnosi tornerà a regime.

Non “guasta la festa”, per quanto relativa, il dato discordante offerto dalla Protezione Civile che conteggia 6 nuovi casi di positività su scala regionale, in quanto riferito a un arco temporale diverso, che tiene conto di parte della giornata precedente. Valzer di cifre a parte, in ogni caso la tendenza al ribasso delle curva epidemiologica è assodata.

Il “tasso zero” di contagi si prospetta a portata di mano e il prossimo fronte darà renderlo una costante. Da una decina di giorni, infatti, la diffusione in Veneto dell’epidemia era passata dal galoppo al trotto, sull’ordine di due decine in media. “Questo – ha dichiarato all’Ansa Crisanti – è il risultato di un lavoro che ha visto in prima linea la Regione, l’Università di Padova e l’Azienda Ospedale di Padova“.