Spento l’incendio nello stabilimento chimico di Marghera. Residenti chiusi in casa (VIDEO)

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Quello che resta dell'impianto andato in cenere dopo l'esplosione

Rimane solo un ammasso di ferraglia dell’impianto di lavorazione di acetone esploso stamattina, intorno alle 10.45, nella zona portuale industriale di Marghera. L’incendio è stato spento da una task force di squadre di vigili del fuoco e del nucleo Nbcr giunti nel Veneziano per limitare i danni del furioso rogo e fornire le prime valutazioni sui danni ambientali.

All’interno della 3V Sigma, azienda del settore chimico, ci sarebbero stati stamattina al lavoro circa una quarantina di essi. Sarebbero almeno 4-5 i feriti, con seri danni da ustioni, di cui due in gravissime condizioni. Si teme per la vita di un operaio trasferito dall’ospedale di Dolo al Centro per grandi ustionati di Padova. Ora il pericolo è cessato, come affermato poco fa in un post del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, anche se rimangono attive tutte le precauzioni del caso. A dar man forte ai pompieri di Venezia e provincia anche i colleghi giunti da Padova, Treviso e Vicenza.

Alla gente del posto e delle vicinanze, infatti, rimane impartito l’ordine di tenere chiuse porte e finestre in attesa di verifiche sulla salubrità dell’aria, viste le possibili esalazioni tossiche diffuse dalla coltre di fumo ora dispersa. Impossibile determinare ora le cause dell’esplosione e del successivo scatenarsi delle fiamme: servirà un’indagine approfondita per capire cosa abbia innescato un tale disastro.

Danni ingenti a causa della paurosa detonazione si sono registrati anche in abitazioni nelle vicinanze dello stabilimento chimico.