Aggressione “al buio” in città: colpito al volto un giovane straniero di 26 anni

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Immagine d'archivio

Un violento pugno in faccia, senza motivo apparente, ricevuto da uno sconosciuto mentre passeggiava nei dintorni alla propria abitazione. Anche se persistono delle lacune su cui far luce dopo la versione raccontata dalla stessa vittima, i carabinieri della compagnia di Vicenza hanno avviato le indagini per lesioni personali aggravate nei confronti di una coppia di ignoti.

Si parla di due uomini ad oggi non identificati che nella serata di domenica, con il favore dell’oscurità, avrebbero aggredito un giovane di nazionalità moldava di 26 anni dopo averlo avvicinato. L’episodio è avvenuto nel capoluogo berico, e precisamente in via Rossini, a poche decine di metri di distanza dal Parco Fornaci. Il tutto si è svolto nell’arco di pochi secondi, senza alcun testimone apparente, nei pressi dello sportello periferico dell’Ulss 8 Berica.

Il ragazzo aggredito, nato in Modalvia nel 1994 e regolare in Veneto, si trovava nei dintorni della propria abitazione quando due uomini gli si sono avvicinati. Senza proferire parola, uno dei due avrebbe fatto partire un montante diretto al viso del giovane, mettendolo ko in un colpo unico e lasciandolo a terra dolorante. Per poi salire a bordo di un’autovettura e squagliarsela. Dopo di che qualcuno ha richiesto l’intervento delle forze di polizie, già nei paraggi con una gazzella della Radiomobile impegnata nei controlli serali in città.

Uno scorcio di via Rossini a Vicenza

Non si tratterebbe di un tentativo di rapina viste le dinamiche raccontate, ma come sopra accennato la versione raccontata dal 26enne finito in pronto soccorso al San Bortolo dovrà essere “rivisitata” per comprendere più a fondo cosa sia realmente accaduto. Per lui sono stati decretati due giorni di prognosi, in conseguenza della contusione subita dal “manesco” interlocutore che, probabilmente, aveva qualche conto in sospeso con la vittima presa violentemente di mira. Agli investigatori interessa in particolare il movente, infatti, per risalire ai responsabili dell’atto illecito e agli antefatti della vicenda di cronaca.