Domenica in piazza Duomo vicentini in preghiera per lo Sri Lanka

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I vicentini abbracciano da lontano le famiglie delle 253 vittime della strage di Pasqua in Sri Lanka. Partirà da piazza Duomo, nel cuore del capoluogo berico, e si leverà per quasi 8 mila chilometri diretta in Asia la preghiera collettiva proposta per domenica alle 16. Un momento di raccolta e di commemorazione, proposto dalla comunità srilankese che vive in provincia e dalla Diocesi di Vicenza. Un gesto di solidarietà umana intenzionato ad esprimere la vicinanza dei vicentini e del mondo cattolico ad una nazione profondamente ferita dal vile attentato terroristico avvenuto domenica scorsa nell’ex isola di Ceylon.

Invitati all’appuntamento tutti i membri delle diverse confessioni, con i cittadini dello Sri Lanka di religione cattolica e buddista che si ritroveranno insieme per condividere il momento di raccoglimento. È prevista, inoltre, la partecipazione del Vescovo monsignor Beniamino Pizziol che, al termine della celebrazione delle cresime in Cattedrale, incontrerà in piazza la comunità srilankese e consegnerà loro un suo messaggio. Presenti il cappellano cattolico della comunità srilankese, don Dinanja Silva, e il monaco buddista di Verona, Rukmale Anurudhdha.

“I cittadini dell’isola presenti in Diocesi di Vicenza sono circa un migliaio, si caratterizzano per la loro religiosità molto forte, che non mancano di trasmettere ai loro figli – sottolinea padre Michele de Salvia, Direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano –. Inoltre, in varie occasioni a Vicenza, hanno condiviso momenti celebrativi della loro fede e delle tradizioni nazionali insieme tra cattolici e buddisti: segno che la religione non è motivo di divisione tra di loro”.

Un altro messaggio costruttivo giunge sulla stessa lunghezza d’onda. “Questa celebrazione è per noi un invito alla pace – ha affermato Roshan Wanna, rappresentante della comunità cattolica srilankese – noi non siamo contro i musulmani e vogliamo che il nostro popolo continui a vivere nella pace che abbiamo raggiunto dieci anni fa dopo circa 30 anni di conflitto. Vogliamo pregare per le vittime e perché si continui a vivere in armonia con tutti”.