Domani sciopero di 24 ore nella sanità: migliaia di prestazioni a rischio anche nel Vicentino

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Medici e infermieri sempre in prima linea nell'emergenza (nell'immagine dell'Ulss 8 Berica la "squadra" di ostetricia")

Da angeli del Covid a professioni passate nel dimenticatoio della politica, con un livello di stress, nella sanità pubblica, davvero elevato, fra remunerazione sotto il livello europeo, carenze di personale e fughe nel privato. E’ così sciopero anche nel Vicentino e in Veneto domani per il personale infermieristico e sanitario. E martedì 5 dicembre, per la sanità in Italia si prospetta quindi una giornata nera.

Ad incrociare la braccia saranno sia medici che infermieri, dirigenti sanitari, ostetriche e altre professioni sanitarie: lo sciopero nazionale, di 24 ore, è stato indetto dal maggiore sindacato degli ospedalieri, l’Anaao Assomed, e dalla Cimo Fesmed e da Nursing Up: secondo le previsioni, l’adesione sarà massiccia e potrebbero saltare in tutta Italia 1,5 milioni di visite, esami e interventi. In particolare, potrebbero essere rinviati 30 mila interventi chirurgici programmati, 180 mila visite specialistiche e 50 mila esami radiografici. Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza.

“Dopo l’ennesima manovra economica, che ignora le esigenze dei professionisti della salute, mette in discussione i loro diritti acquisiti, e dimentica le necessità della sanità pubblica, è giunta l’ora di scioperare – dichiarano Pierino Di Silverio, Segretario Anaao Assomed; Guido Quici, Presidente Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, Presidente Nursing Up -. Ci vediamo in piazza per esprimere a gran voce tutta la nostra rabbia e la nostra delusione”.

Sei le principali ragioni della protesta, verso l’ipotesi di legge di bilancio 2024, dei professionisti sanitari infermieri, ostetriche e professioni sanitarie. La prima riguarda le assunzioni di personale: in Italia mancano infatti ben 170 mila infermieri. La seconda riguarda la richiesta di detassazione dello stipendio e non solo del lavoro straordinario. I promotori chiedono poi risorse sufficienti per i rinnovi contrattuali, con specifica finalizzazione della parte destinata alle indennità specifiche infermieristiche e delle altre professioni sanitarie. Ancora, c’è la richiesta di cancellazione dei tagli alle pensioni e l’individuazione di un’area contrattuale autonoma per gli infermieri ed il personale sanitario (ex legge 43/2006). Infine, si chiede la rivisitazione dei modelli organizzativi in un’ottica di integrazione e valorizzazione delle competenze.

In occasione dello sciopero si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia. La principale sarà un sit-in a Roma in Piazza SS. Apostoli alle ore 11.30, mentre in Veneto l’appuntamento è a Venezia nel Sestiere di San Marco alle ore 10.30.