“Fatti” di eroina davanti all’ex cinema Arlecchino. Un nuovo video dei residenti

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L’impressione è di essere tornati agli anni ’80, quando agli angoli delle strade non era difficile trovare chi si “faceva” di eroina, anche in pieno giorno. Erano anche gli anni in cui si svilupparono però anche una serie di servizi socio-sanitari che ora sarebbe il caso di rimettere in pista.

E’ di sabato 3 maggio, infatti, la segnalazione di un lettore, che ci ha scritto per documentare una situazione di degrado e tossicodipendenza in pieno giorno in centro storico a Vicenza, con ancora una volta al centro la zona intorno all’ex cinema Arlecchino.

A scrivere, preoccupato per bambini e famiglie in particolare, è Mattia Zuccon, presidente del Circolo Asili della Città. “Dopo il ritrovamento, lunedì 28 aprile, di una siringa piena di sangue e di tracce ematiche nelle vicinanze – scrive – ci ritroviamo, a soli cinque giorni di distanza, nella stessa identica situazione. Oggi, infatti, diversi residenti hanno nuovamente segnalato la presenza di persone che si iniettano droga in pieno giorno, proprio davanti al Cinema Arlecchino, tra Piazzale del Mutilato e Piazzale Giusti. Il fatto è avvenuto alle ore 13:40, in una zona molto frequentata dagli studenti dei licei vicini, come il Pigafetta, e da genitori con bambini. Le forze dell’ordine sono state prontamente allertate, fornendo tutte le generalità delle persone coinvolte”.

“Come genitore – prosegue – mi chiedo se dobbiamo davvero aspettare che un altro bambino si punga, come accaduto a San Lorenzo, o che ritrovi una siringa infetta in una scuola, come successo alla Fogazzaro, prima che l’amministrazione comunale decida di intervenire con decisione. Non si tratta più di episodi sporadici, ma di un segnale evidente di degrado urbano e, purtroppo, anche di scarso interesse da parte di chi dovrebbe tutelare la sicurezza e il decoro della città”.

Già al primo episodio di un un bambino che si era punto con una siringa, ad inizio aprile, il sindaco Giacomo Possamai aveva sui social sottolineato come proprio in quanto sindaco ci si senta responsabile sempre di quello che accade in città. “Drogarsi nel nostro paese non è reato, quindi l’unica arma che come amministrazione abbiamo a disposizione è la sanzione amministrativa, prevista dal regolamento della polizia locale. Il tema profondo, al di là dello spaccio sui cui lavorano le forze dell’ordine, è però che nelle città italiane, non solo a Vicenza, si è tornato a fare uso di sostanze stupefacenti e si è tornati a farlo in pubblico. Negli anni ’70 e ’80 si uscì da questa situazione con una grande operazione che teneva presenta sia la lotta allo spaccio che l’attività di recupero nelle comunità terapeutiche: non riusciremo a fermare il consumo di droga in città dando multe, perchè l’unica vera chiave è l’intervento da parte dello Stato e delle Regioni, attraverso le aziende socio-sanitarie, a far tornare le unità di strada per contattare le persone tossicodipendenti e convincerle a tornare nelle comunità. Non mi interessa chi fa polemica fine a se stessa, mi interessa solo parlare con le famiglie e i cittadini.Perché solo così potremo affrontare seriamente la questione”.

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