Guardia di finanza nella sede di Agsm -Aim a Verona

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La guardia di finanza nella sede di Agsm-Aim, in lungadige Galtarossa a Verona. Lo annuncia, con un comunicato di poche righe, l’Ufficio Stampa della multiutility nata il 1° gennaio
2021 dalla fusione per incorporazione tra Agsm Verona e Aim Vicenza e che negli ultimi tempi è in acque agitate, con scontri fra consiglieri, esplosi per alcune operazioni finanziare ed economiche ed emerse col cambio alla guida della città di Verona, passata lo scorso anno al centro sinistra del sindaco Damiano Tommasi.

“Si informa che in data odierna, su mandato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria Vicenza, ha richiesto documentazione alla Società. La Società sta fornendo la documentazione richiesta ed è tenuta al massimo riserbo sulle attività” è scritto nella nota stampa. Non è dato, quindi, di sapere se al centro dell’ispezione delle fiamme gialle ci sia l’inchiesta, aperta nel marzo scorso, su false comunicazioni relative alla cosiddetta “operazione Compago”, ossia l’acquisizione di una quota del 35% della utility milanese Compago, poi fermata.

Il Gruppo Agsm Aim è a capitale interamente pubblico, partecipato al 61,2% dal Comune
di Verona e al 38,8% dal Comune di Vicenza. Con 1,9 miliardi di euro di ricavi, 175,7 milioni
di euro di margine operativo lordo (dati di Bilancio 2021), 2.000 dipendenti e oltre 850.000
clienti serviti nella vendita di energia elettrica e gas, è una delle principali multiutility italiane.
Le attività del Gruppo sono ripartite in base al criterio delle funzionalità e articolate in 6 Business
Unit: vendita di gas, energia elettrica e calore, smart services e illuminazione pubblica,
teleriscaldamento e cogenerazione, produzione di energia elettrica, distribuzione di gas ed
energia elettrica e raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti.