Regione conferma il punto nascite, Acerbi “richieste comprese e accolte”. 490 parti nel 2016

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La Giunta Regionale ha deliberato di non chiudere il reparto maternità dell’ospedale di Valdagno. Una decisione presa con una delibera che delinea il nuovo sistema regionale dei punti nascite e che conferma quanto annunciato nei mesi scorsi.  La decisione sul mantenimento di alcune strutture della nostra regione nonostante non raggiungano i 500 parti annuali (fra cui Asiago, oltre a Valdagno) verrà ora trasmessa dall’assessore Luca Coletto al Ministero della salute.

Soddisfazione del sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi: “Siamo certamente soddisfatti della decisione, già annunciata, di non chiudere il punto nascite di Valdagno – ha spiegato –  e auspichiamo che ben presto vengano messe in campo tutte le azioni per far si che questa decisione non venga più messa in discussione”.

“La Regione, che ringrazio, ha compreso e accolto – aggiunge il primo cittadino valdagnese – le richieste che il nostro territorio ha ribadito con forza fin dai primi mesi dello scorso anno. Grazie all’ampia partecipazione delle Amministrazioni, delle popolazioni, dell’associazionismo e delle categorie economiche è stato ribadito ancora che i servizi socio-sanitari dei territori, di tutti i territori e non solo del nostro quindi, vanno garantiti e tutelati, specie quelli in territori disagiati e difficili come il nostro. Il reparto di ostetricia e ginecologia del San Lorenzo, nonostante i tentativi di sminuirne la credibilità e l’altissima qualità, ha sempre operato con la massima professionalità, con un gran numero di pazienti che si rivolgevano ad esso prima che ad altri poli, anche più grandi. Il dato dei circa 490 parti raggiunti nel 2016 è per noi una conferma dell’affidabilità del servizio erogato e della bravura del personale.  Numeri che inevitabilmente hanno della risentito della situazione incerta di quest’estate con fuga verso altri punti nascita di più di qualche partoriente”.

“Ora questa conferma che arriva dalla Regione – conclude Acerbi – tranquillizza tutti e conferma che il reparto deve continuare così, a funzionare bene e a garantire alti standard qualitativi e di sicurezza. Come del resto sta accadendo grazie anche alle importanti ed apprezzate disposizioni della direzione sul potenziamento della pediatra e sull’attivazione del parto in analgesia”.