Caprone “bianconero” in fuga catturato tra i campi maladensi. Si cercano i proprietari

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Per qualcuno è un capretto, per altri meno delicati un “caprone”, fatto sta che è rimasto nei giorni scorsi senza padrone il barbuto ovino dal folto pelo bianco e nero ritrovato tra i campi di Malo. “Accalappiato”, se così si può dire, da una pattuglia di polizia locale dopo che in più occasioni, lo scorso week end dopo le prime segnalazioni, l’agile esemplare era sempre riuscito a svignarsela.

Dall’inizio della settimana in corso è stato affidato a un allevatore della zona, che ha acconsentito alla custodia rifocillandolo e garantendogli un riparo adatto. Mentre continua la ricerca dei legittimi proprietari, non ancora trovati – fino a ieri almeno- dopo la “presa in consegna” del capretto fuggitivo avvenuta lunedì scorso. Nessuna denuncia di furto riguardo l’animale o di smarrimento risulta effettuata a Malo e paesi confinanti.

Il maschio barbuto è stato ritrovato nella zona di Prà Comon, poco lontano dall’area dedicata agli Alpini e ai campi da tennis, nei pressi di un ponte. Un cittadino locale sarebbe riuscito a chiudergli con astuzia ogni via di uscita in un terreno privato, per poi chiedere il supporto degli agenti già informati da qualche giorno delle incursioni tra campi e giardini del caprone in incognita. Luoghi dove per necessità il “disperso” e affamato animale d’allevamento si era avventurato probabilmente in cerca di cibo “posandosi”, anzichè di fiore in fiore come le api, di orto in orto leccandosi barba e baffi a missione compiuta.

Tra l’altro, il suo ritrovamento è coinciso nella stessa mattinata (a distanza di poche ore) in cui lunedì mattina si era conclusa l’operazione antidroga dei carabinieri che ha interessato anche la comunità di Malo e, in parte, proprio l’area degli Alpini dove avveniva lo spaccio di droghe assortite oltre al “Montecio”. La speranza, riguardo il “becco” smarrito, è che non abbia trovato qualche “tesoro” tra i cespugli e solchi prima del blitz delle forze dell’ordine, ingurgitando così qualche sostanza da sballo. Circostanza che spiegherebbe, tra l’altro, con una battuta, l’agilità “stupefacente” dimostrata dall’esemplare più volte sfuggito ai tentativi di cattura da parte di alcuni residenti della zona.

Non proprio una passeggiata l’operazione successiva che ha consentito di “prendere la capra per le corna”, per una volta, e trasportarla in un allevamento dell’Altovicentino dove si trova ora al sicuro, dopo aver informato della faccenda il Comune di Malo, e soprattutto dove si trova ora in buona compagnia senza la necessità di raid in terreni privati senza poter prevedere la reazione del contadino di turno. L’operazione di cattura – e insieme di salvataggio dell’animale a metà tra il domestico e il selvatico dopo la parentesi allo stato brado – era toccata nell’occasione agli agenti, riuscita dopo alcuni sopralluoghi iniziati già sabato scorso dopo i primi “avvistamenti”.

Già nei giorni precedenti, non a caso, sui social e in particolare su uno dei gruppi Facebook dedicati alla cittadina dell’Altovicentino, alcuni “naviganti” avevo segnalato la presenza di una capra in libertà, gironzolante per le campagne e le colline della zona maladense. A differenza di altre specie, il protagonista della vicenda sembra non disponga di uno spiccato senso dell’orientamento e, quindi, si sarebbe smarrito rimanendo alla mercè dei rigori (quasi ormai) dell’inverno, destinato a una brutta fine. Ma pur sempre seguendo il suo istinto che lo ha portato a dare uno sguardo al di là del recinto. Un’avventura che forse a distanza di giorni lo vedeva disperato per la solitudine o, più probabile, felice per aver vissuto qualche giorno di inedita libertà.