Oggi l’addio al commercialista Paolo Pietrobelli, spirato dopo tre giorni in terapia intensiva

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A Schio è stato fissato per oggi il giorno dell’ultimo saluto a Paolo Pietrobelli, spirato nei giorni scorsi a soli 49 anni di età tra l’incredulità e il dolore di chi gli stava vicino. Una triste notizia che sconvolto in molti nella Val Leogra, in particolare a Torrebelvicino dove risiede tutta la famiglia, sia per le amicizie e i legami personali che per le relazioni di natura professionale intessute nel tempo dallo stimato dottore commercialista e revisore dei conti che seguiva importanti aziende del Vicentino e nel Bassanese.

A piangerlo in questi giorni anche il mondo della politica amministrativa locale, ricordando l’esperienza di consigliere comunale passata nel comune di residenza, dopo l’angoscia che ha pervaso i familiari nel corso del primo week end di luglio, dopo un malessere che aveva colpito Paolo Pietrobelli venerdì, mentre si trovava in auto all’imbocco dell’autostrada A31. Nonostante lo stato di necessità, era riuscito ad accostare, evitando pericoli ad altri prima di venire soccorso. Tre giorni dopo, in ospedale, la resa. A strapparlo agli affetti è stata una forma di emorragia cerebrale diffusa, sulla quale nemmeno gli specialisti di reparto hanno potuto intervenire.

Ad accompagnare il feretro alle 16 di oggi nel Duomo di San Pietro saranno la moglie Lucia con i figli minori Luca ed Anna, insieme ai genitori di Paolo, Marilena e Renzo, costretti a salutare prematuramente il loro figlio. Con loro, i parenti e gli amici uniti sia nel lutto quanto nel desiderio sincero di portare conforto ai cari del 49enne, che li ha lasciati dal reparto di rianimazione dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove si è tentata ogni manovra per salvarlo, purtroppo senza gli esiti sperati. L’associazione Aido di cui faceva parte ha ringraziato la famiglia per il consenso all’espianto degli organi.

Paolo Pietrobelli, che non nel corso della carriera è stato socio di studi affermati nel settore fiscale e della consulenza sul lavoro, era stato consigliere di maggioranza dal 2009 al 2014, occupandosi in prima persona del progetto dell’Unione dei comuni con la vicina Valli del Pasubio, come delegato dalla giunta, di cui è stato membro come assessore al Bilancio mettendo a disposizione le sue competenze in questo ambito delicato. Non è stato l’unico suo incarico in cui ha regalato il suo tempo alla comunità e al prossimo, come testimonia anche il suo impegno all’interno della Città della Speranza e tra i donatori di sangue. Sportivo praticante da sempre, era dedito al running dopo aver giocato a lungo in gioventù a calcio nella fila della squadra del suo paese.

A ricordarlo nei messaggi di cordoglio sono in questi giorni associazioni ed enti locali, oltre ai colleghi dello studio Audax e altri professionisti del settore. “La sua generosità, pacatezza e discrezione lo hanno sempre contraddistinto come uomo e come donatore – scrive Silvano Destro per l’associazione Avis dell’Altovicentino -. Siamo vicini alla cara Lucia con i figli, i genitori e pareti tutti in questo triste momento”. Dal Comune un altro ricordo significativo della persona vicina alla comunità: “Vogliamo ricordarlo disponibile, umile ma determinato, sincero e professionale, gli siamo grati per la sua disponibilità a mettere le proprie capacità e impegno a disposizione della comunità di Torrebelvicino. Un esempio di amministratore e cittadino che ha dedicato impegno e passione al suo paese col solo interesse del bene della comunità. Vogliamo essere vicini nell’immenso dolore alla moglie ai figli e a tutti quelli che hanno gli vogliono bene”.