Botte sul treno Vicenza-Schio. Malmenati un utente e un controllore, parte la denuncia contro ignoti

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Un treno operativo sulla linea Schio-Vicenza

Non hanno ancora un nome i (probabili) teenager che la sera del giorno di Natale, su un vagone del treno della linea Vicenza-Schio, avrebbero aggredito in branco un giovane di 30 anni di Torrebelvicino, malmenato pesantemente, ferendo anche un controllore intervenuto per calmare gli animi.

Il bilancio di quei concitati minuti, nella prima serata del 25 dicembre, consta quindi delle due persone sopra citate medicate al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso, giudicate guaribili con prognosi di cinque giorni per traumi alla testa e al volto. Oltre che di un atto di violenza gratuita da chiarire su cui stanno indagando i carabinieri della compagnia di Schio con la collaborazione della Polfer.

Ad oggi i responsabili dell’aggressione violenta, scaturita per i “soliti” futili motivi – pare uno sguardo “di troppo” incrociato con alcuni della chiassosa comitiva di adolescenti -, ancora non sono stati ufficialmente individuati, ma va tenuto conto il riserbo in questi casi dovuto alle indagini in corso. Tra testimonianze acquisite, destinazione serale del convoglio e, soprattutto, le immagini delle telecamere delle stazioni ferroviarie di Vicenza e del capolinea in Altovicentino, presto si dovrebbe arrivare ad associare identità ai volti dei protagonisti della vicenda.

Si tratterebbe di ragazzi e ragazze al seguito, e con due maschi particolarmente aggressivi del gruppo ad agire passando in pochi secondi dalle parole ai fatti: calci e pugni prima nei confronti del 30enne turritano, che ha ha evitato di reagire al fine proteggere la fidanzata seduta al suo fianco di ritorno da una breve vacanza, e poi nei confronti di un dipendente di Trenitalia, fino ad accerchiarlo e colpirlo anche quando caduto sul pavimento. Non appena il treno ha arrestato la sua corsa nella stazione di Schio, il manipolo di teenager si è dato alla fuga.

Al momento si procede con denuncia verso ignoti, con il sospetto che almeno alcuni tra i componenti della comitiva di giovani siano ancora minorenni.