“A Vicenza è boscaglia urbana: parcheggi a sbarra fuori controllo”. L’incuria testimoniata dalle foto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Degrado negli spazi all’aperto, incuria per la pulizia dalla vegetazione infestante, luoghi di pubblica utilità e servizi che rischiano di trasformarsi in “habitat esclusivo” per soggetti che bivaccano, peggio ancora, si drogano. Alla mercé degli sguardi dei cittadini o frequentatori di Vicenza (città) che si avvicinano ai parcheggi di via Cattaneo, Cricoli, Fogazzaro e di zona Stadio Menti. Oltre che rappresentare un ambiente nocivo per la proliferazioni di animali e insetti che trovano “casa” tra cespugli ed erba alta, in associazione ai rifiuti abbandonati che li attirano. Tra questi anche una vecchia roulotte bruciata.

A denunciarlo, sia pubblicamente che con interrogazione in Consiglio Comunale, e per di più corredando di immagini scattate nei giorni scorsi, è Raffaele Colombara, titolare di un seggio nell’assemblea, eletto nel gruppo “Per una grande Vicenza”. Che senza tanti “giri di parole” afferma: “La situazione è assolutamente fuori controllo, assistiamo a delle boscaglie urbane“.

Il riferimento nel dettaglio è rivolto ai parcheggi a sbarra automatica lasciati in concessione a Gps/Vicenza Parcheggi, società che si traduce in Global Parking Solutions non nuova a critiche per la gestione affidata di questo tipo di spazi comuni. “Oltre a questioni di ordine, igiene e pulizia – continua Colombara – c’è anche un problema di sicurezza perché possiamo trovare chi si droga o chi bivacca nascosto tra i cespugli di quelle che praticamente sono diventate delle boscaglie urbane. La società che ha in concessione questi parcheggi, e che ha il compito anche della pulizia e dello sfalcio, da mesi non sta ottemperando ai propri obblighi contrattuali”.

Da cui la richiesta, nero su bianco, rivolta all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Possamai di provvedere al più presto a intimare alla società concessionaria di adempiere ai compiti che le spettano, pulendo le aree pubbliche e sistemando la vegetazione in tempi ragionevolmente rapidi. In alternativa, avviare subito l’iter per la revoca del contratto per le inadempienze documentate dalle immagini. Giustificando la misura come atto di tutela del patrimonio pubblico e dell’ambiente comune. “L’amministrazione – rincara il consigliere vicentino – obblighi il concessionario a pulire e riordinare le aree; soprattutto, proceda nella strada della revoca della concessione a una società che, oltre al debito di 5 milioni di euro verso il Comune, lascia i cittadini che pagano senza servizi”.

L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.

Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.