Maltempo di metà aprile, danni stimati in 39 milioni di euro. Sopralluoghi in corso in vallata

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Cinque Comuni vicentini colpiti dal forte maltempo del 17 aprile 2025, esattamente due mesi dopo accolgono i tecnici delegati dalla Regione Veneto tra lunedì e martedì. Si tratta di sopralluoghi mirati per effettuare delle ricognizioni nella vallata dell’Agno, una seconda fase necessaria per acquisire la “rilevanza nazionale” dello stato di calamità in funzione poi di dare riscontro alle richieste di risarcimento danni avanzati da enti locali, consorzi e istituzioni collegare alla Provincia che ammontano a 39 milioni e 200 mila euro.

Un temporale in stagione primaverile con nubifragio prolungato che nell’area a Nord-Ovest della provincia di Vicenza ha portato gli effetti di evento classificabile a calamità naturale, in particolare sulle sponde del torrente Agno. Con il bilancio di sofferenza correlato alle due morti di padre e figlio vittime del crollo di Ponte dei Nori (Leone e Francesco Nardon, valdagnesi) oltre ai danni economici diffusi e alle necessità di interventi urgenti di ripristino di infrastrutture e messa in sicurezza di strade e ponti.

Padre e figlio inghiottiti dal cedimento del ponte sull’Agno offrivano supporto ai soccorsi

L’operazione in corso oggi e domani tra Brogliano, Cornedo, Recoaro Terme, Trissino e Valdagno, a cui si aggiunge anche il sopralluogo previsto nella città di Arzignano in vallata del Chiampo, era stata annunciata ai sindaci vicentini al termine dell’incontro con il ministro Musumeci a Roma, lo scorso 3 giugno. Dei quasi 40 milioni di euro messi a nota spese di ripristino, 25 milioni provengono dalle denunce dei Comuni sopracitati. Stimati in 4 milioni e 400 mila euro le istanze promosse da privati cittadini e attività commerciali, la parte restante da consorzi e associazioni territoriali, tra cui Vi.Abilità, Provincia, Genio Civile e il Consorzio di bonifica Valle Agno.

Una nota congiunta è stata diffusa oggi dai primi cittadini delle comunità coinvolte, dopo il confronto con la Regione Veneto. “Dopo il censimento speditivo dei danni comunicato alla Regione – sottolineano i sindaci -, i sopralluoghi costituiscono un passaggio necessario e indispensabile per far avanzare la procedura di riconoscimento dello stato di emergenza regionale a rilevanza nazionale da parte del Governo. Durante l’incontro a Roma era stato annunciato l’impegno a effettuare questo passaggio a metà giugno: così avviene e di questo siamo soddisfatti e ringraziamo il ministro Musumeci e la Regione. Per le nostre comunità è fondamentale constatare che ci sono attenzione e vicinanza a tutti i livelli istituzionali e, insieme, la volontà di supportare i Comuni e i diversi enti nell’opera di sistemazione e messa in sicurezza attraverso adeguate risorse economiche e lo snellimento delle procedure per effettuare gli interventi”.

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