Danni al patrimonio, denuncia contro ignoti. Ma in Comune arrivano i genitori

Non è proprio un lieto fine, ma di certo la vicenda è di quelle che fanno riflettere e offre comunque qualche spunto positivo. Succede ad Arsiero dove da qualche settimana, in più punti del paese, si erano notati danni al patrimonio: segnaletiche divelte, staccionate spezzate, cestini letteralmente rimossi dal loro basamento cementizio. A preoccupare non tanto l’entità del danno in sè, ma il ripetersi dell’evento oltre al rischio concreto – come accaduto ad esempio in un tratto di ciclabile – che i resti del vandalismo gettati in mezzo al percorso potessero essere causa di incidente o di ferimento di qualche ignaro passante.

Il Comune riceve le segnalazioni e procede a regolare denuncia contro ignoti ai Carabinieri, ma è qui che avviene ciò che non ti aspetti. Ancor prima che gli uomini dell’Arma compiano le loro indagini, in Comune si presentano i genitori di alcuni ragazzi, forse pentiti di un momento di follia che poteva costare caro: “Ho apprezzato il gesto di queste famiglie – spiega il Sindaco Cristina Meneghini – e indirettamente anche quello dei loro figli i quali, benché a posteriori, hanno capito lo sbaglio. Potevano fare male e colgo l’occasione per estendere il messaggio: ogni azione porta delle conseguenze e spesso a pagarne dazio non è soltanto chi le compie. E non parlo solo in termini materiali, ma anche di sofferenza: ad ogni modo in questa situazione, chi doveva, si è presentato spontaneamente, pronto a risarcire il danno e a porgere le sue scuse a tutta la collettività, quindi per noi la cosa si chiude qui”.

Un senso civico che vale una lezione di vita: per i genitori, chiamati a rispondere loro malgrado di errori non propri, e per i figli di un’epoca dove spesso l’iper connessione sottrae al dialogo e a quel sano confronto che tanto serve. Anche per evitare di sbagliare.