Addio all’urologa vicentina Elena Andretta, figura di spicco della comunità medica veneta

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Grave lutto nella sanità veneta per la prematura scomparsa, a soli 62 anni, dell’urologa Elena Andretta, originaria di Thiene e padovana di adozione. La morte, per un tumore che l’aveva colpita negli ultimi anni, è avvenuta sabato 28 giugno a Padova all’Opera Immacolata Concezione e a darne notizia è stato il marito, il giornalista del Gazzettino Roberto Zucchi.

Una dipartita che lascia un grande vuoto nel mondo della medicina e non solo, dato che la dottoressa Andretta era riconosciuta e apprezzata anche per le sue doti umane. Nata a Thiene e trasferitasi a Canove, sull’Altopiano, aveva prima studiato da tecnico commerciale, quindi si era iscritta a medicina e chirurgia a Padova, dove si era laureata nel 1988. Dopo la specializzazione in urologia ha lavorato in diversi ospedali veneti, distinguendosi per le sue competenze nel trattamento delle disfunzioni della vescica neuro-urologica.

Figura di spicco della comunità medica nazionale e internazionale, nel 2017 si era anche candidata alle elezioni comunali a Padova con Coalizione Civica. In pensione dal 2023, si era però ammalata: era stata seguita dall’Istituto Oncologico di Milano e dall’ospedale di Mirano. Il funerale, con rito civile, di “Kira” (questo il suo soprannome) si terrà a Padova mercoledì 2 luglio nella Sala del commiato in via del Cimitero, alle ore 16.

 

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