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In Medio Oriente si continua a combattere e il conto delle vittime si fa sempre più alto. Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma in particolare che 18.885 bambini sono stati uccisi nella Striscia dall’Esercito israeliano dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023, su un totale di oltre 62.000 vittime palestinesi. Intanto il ministro della Difesa Yisrael Katz ha approvato il piano di attacco dell’Idf a Gaza City, che gli è stato presentato dal capo di stato maggiore Eyal Zamir e dal team di comando dell’esercito israeliano.
Come parte del piano, verranno inviati gli ordini di riserva necessari per effettuare l’attacco. Inoltre – rivelano i media israeliani – sono stati approvati i necessari preparativi umanitari per l’assorbimento dei residenti che saranno evacuati da Gaza City verso sud.
Nel frattempo l’ex politico israeliano, Yossi Bellin, ammette di non vedere “la chiusura di un accordo se non sappiamo cosa succederà alla fine dei 60 giorni di cessate il fuoco”. “Dovremmo ottenere che, dalla mattina dopo, a Gaza non governi più Hamas ma l’Anp, come fino al 7 giugno del 2006 – prosegue -. E offrire l’immunità ad alcuni dei loro leader, di cui dobbiamo negoziare il numero, qualche decina, che potranno trasferirsi in Qatar o a Teheran o dove vogliono, e Israele garantirà di non ucciderli”. C’è poi il tema del governo in Israele che “sa di non avere alcun appoggio, è un governo di minoranza, da diverse settimane non ha la maggioranza, non ha l’appoggio del popolo”.Intanto circa 60.000 riservisti israeliani riceveranno gli ordini di chiamata che l’Idf emetterà per l’offensiva pianificata a Gaza City, a condizione che il ministro della Difesa Israel Katz approvi la decisione, secondo fonti di sicurezza. Lo riporta Times of Israel, precisando che gli ordini non sono immediati e i riservisti riceveranno almeno due settimane prima di doversi presentare in servizio. Il numero di riservisti richiamati si aggiunge alle decine di migliaia attualmente in uniforme.