Zelensky: “migliaia di truppe occidentali in Ucraina”. Putin avverte: “bersagli legittimi”


Dopo la riunione di Parigi tra i “volenterosi” per trovare una soluzione al conflitto russo-ucraino, la coalizione dei Paesi europei ha ribadito il proprio supporto a Kiev e rilanciato il progetto delle garanzie di sicurezza per il dopoguerra. Garanzie che però Mosca ha ‘bollato’ più volte come “irricevibili”. A contrariare il Cremlino è soprattutto la presenza di militari occidentali nel Paese invaso o di truppe Nato ai confini russi. Tale decisione, fa infatti sapere Mosca, sarebbe considerata una “minaccia” e così facendo gli europei “intralciano la risoluzione del conflitto”.
Vladimir Putin si spinge anche oltre e da Vladivostok dichiara che eventuali contingenti occidentali in Ucraina sarebbero considerati “bersagli legittimi” per le forze russe. “Se delle truppe dovessero comparire lì (in Ucraina), soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi”, ha dichiarato Putin, parlando all’Eastern Economic Forum (Eec).
Putin ha poi sottolineato che qualora si potesse raggiungere un accordo di pace non ci sarebbe bisogno di truppe straniere: “Se si raggiungessero decisioni che portassero alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo il motivo della loro presenza sul territorio ucraino. Perché se si raggiungessero accordi, nessuno dubiti che la Russia li rispetterebbe pienamente”, ha affermato il leader del Cremlino. Ha anche ribadito che Mosca si oppone a un eventuale ingresso dell’Ucraina nella Nato a causa di quelli che sostiene essere “interessi di sicurezza a lungo termine della Russia”.
Putin si dice, ancora una volta, pronto per la pace. Se la delegazione ucraina verrà a Mosca per i colloqui, “garantiremo al 100% le necessarie condizioni di lavoro e di sicurezza, ha detto il numero 1 del Cremlino. “Se ci dicono che vogliono incontrarci e che dovremmo andare da qualche parte per l’incontro, credo che queste richieste siano semplicemente eccessive. Se vogliono incontrarci, siamo pronti. Il miglior luogo è la capitale della Russia”. Il secondo round di colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è possibile nel prossimo futuro, ha dichiarato oggi il portavoce russo Dmitry Peskov.
Zelensky in collegamento al Forum Ambrosetti ha ringraziato l’Italia per il suo contributo. “L’Italia ha un ruolo molto attivo nella coalizione dei volenterosi per l’Ucraina e penso che Giorgia Meloni e il suo team abbiano un ruolo fondamentale” ha detto Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio in videocollegamento. “Apprezziamo moltissimo che il popolo italiano supporti il popolo ucraino”.
Il leader ucraino ribadisce che Putin non vuole la pace. “Putin non vuole chiudere la guerra, ma se la pressione aumenterà forse sarà spinto a farlo. Nessuno si fida dei russi, ma non è questione di fiducia. Bisogna porre fine al conflitto e abbiamo bisogno di Stati Uniti, Europa e dei Paesi del Sud Globale che purtroppo a oggi non sono coinvolti”, ha dichiarato Zelensky da Cernobbio parlando di migliaia di truppe occidentali che potrebbero essere dispiegate in Ucraina nell’ambito delle garanzie di sicurezza fornite dagli alleati di Kiev contro la Russia.
Per Zelensky “è importante” che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev dai Paesi della coalizione dei volenterosi “scattino subito, senza attendere la fine dei combattimenti”. Il presidente ucraino ha evidenziato che le garanzie sono anche di carattere economico, ringraziando i 26 Paesi che si sono detti disponibili ad appoggiare l’Ucraina e parlando di “importante passo avanti”.