Crisi civica, è battaglia. Dal Lago: “Giunta senza visione”. Cioni: “Tandem Orsi-Nardin perverso”

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Dopo le dimissioni di Valter Orsi da presidente del consiglio comunale e quelle, più datate, dell’assessore ai lavori pubblici Giorgio Marchioro, la sindaca Cristina Marigo ha cercato di rassicurare la cittadinanza: l’attività amministrativa prosegue senza rallentamenti e presto sarà individuato un nuovo assessore “di qualità” per colmare il vuoto lasciato da Marchioro. Ma le opposizioni non si accontentano. E mentre il centrosinistra denuncia una paralisi politica, Fratelli d’Italia attacca frontalmente il civismo e l’ambiguità dei rapporti tra Orsi e il presidente della Provincia, Andrea Nardin.

Mattia Dal Lago, segretario dei dem scledensi

Qui centrosinistra. Dal Lago (Pd): “Una giunta paralizzata, servono visione e responsabilità”
Il segretario del Partito Democratico di Schio, Mattia Dal Lago, non usa mezzi termini: “Le dimissioni dell’assessore Marchioro sembrano sempre più la punta dell’iceberg delle difficoltà che stanno paralizzando questa giunta – commenta – ora anche Orsi conferma la propria uscita, aggravando una situazione politica già estremamente fragile”. Dal Lago punta il dito contro dieci anni di amministrazione civica, accusata di non aver mai sviluppato una visione strategica per la città: “Le promesse dell’ex sindaco, oggi ereditate dalla nuova guida, restano disattese: sulla destra Leogra nessun progetto concreto, sul treno tutto è fermo, sulla Fabbrica Alta si attende ancora l’iniziativa dei privati, senza una chiara idea pubblica di valorizzazione”.

Il segretario dem denuncia anche l’assenza di una figura stabile ai lavori pubblici: “È inevitabile chiedersi: manca la persona giusta o manca la volontà di assumersi la responsabilità? È comprensibile voler individuare un profilo di alto livello per un incarico così rilevante – puntualizza – ma non è accettabile che passino mesi senza una soluzione”.
E conclude con un affondo sulla gestione ordinaria: “I progetti — ci viene detto — vanno avanti, ma si tenta di presentare come straordinari interventi di semplice ordinaria amministrazione: asfaltature, sostituzioni di lampioni, sfalcio del verde. Azioni dovute, non risultati da celebrare. Serve una giunta che torni a programmare il futuro della città, non solo a rincorrere l’ordinario”.

Da sinistra, i consiglieri scledensi di Fratelli d’Italia Alex Cioni e Gianmario Munari

Qui centrodestra. Cioni (FdI): “Orsi e Nardin, un’alleanza che confonde e tradisce il centrodestra”
Alex Cioni, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin e storico referente locale del partito, sposta il focus sul ruolo dell’ex sindaco Orsi, oggi vicino al presidente della Provincia Andrea Nardin, recentemente entrato in FdI. “È una scena politicamente curiosa – osserva Cioni – da un lato c’è Orsi, che da anni si presenta come il paladino dell’antipartito, e dall’altro Nardin, presidente della Provincia e da poco iscritto a Fratelli d’Italia, che decide di farsi accompagnare da chi, a Schio e nell’Alto Vicentino, ha lavorato per marginalizzare i partiti del centrodestra”. Cioni ricorda che Fratelli d’Italia è all’opposizione della giunta Marigo, erede diretta di Orsi: “È comprensibile e legittimo che Nardin faccia la sua partita di candidato in cerca di consenso. Mi permetto però di suggerire un ordine nelle priorità: prima di inseguire legittime ambizioni personali, è necessario tenere conto di alcuni elementi che non possono essere ignorati, tra cui il fatto che Fratelli d’Italia è all’opposizione”.

Il riferimento all’incontro tenutosi al Mav Festival di Marano Vicentino, dove Orsi avrebbe ipotizzato un ruolo di raccordo politico in caso di elezione di Nardin a Venezia, è il punto più critico: “Voglio pensare siano solo malelingue – afferma Cioni – ma se così non fosse, ritengo quantomeno inopportuno prendersi impegni di questo genere”. Infine, Cioni e il consigliere Gianmario Munari attaccano il civismo che ha guidato Schio negli ultimi anni: “Il problema non è avere un consigliere regionale di Schio, ma costruire una filiera politica coerente, competente e capace di rappresentare davvero il territorio. Oggi Schio è condannata all’irrilevanza a causa di un civismo in salsa Cinque Stelle, di cui Orsi è stato l’ideatore e Marigo la continuatrice. Dire ‘stiamo fuori dai partiti’ è una scorciatoia per non assumersi responsabilità, una narrazione comoda che Orsi prima e Marigo oggi ripetono a memoria. Ma i risultati di una città ferma sono sotto gli occhi di tutti”.

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