Avversarie sul parquet, infermiera e paziente un’ora dopo. E la prima fa pure da “tassista”

Alessia e Alice, da sabato scorso, condividono almeno tre denominatori comuni. Due già da tempo, pur senza saperlo, mentre il terzo è cosa recente: l’iniziale dei loro nomi, la passione per il pallone nella versione indoor del calcio a 5 e, infine, una storia di sport (e ben oltre) tutta da raccontare. Quella di due giovani donne, di 23 e 35 anni, avversarie sul campo di gioco, che poi si ritroveranno insieme in ospedale a Santorso con una tra loro due – vicentina – che nel frattempo aveva dimesso i “panni” della giocatrice per indossare quelli professionali di infermiera, e l’altra – emiliana per residenza – che la divisa sportiva l’ha dovuta tenere ancora indosso, ma che ha dovuto suo malgrado presentarsi come paziente.
Tutto questo a causa di un infortunio avvenuto in contrasto di gioco, a inizio del secondo tempo del match di serie C femminile tra Dream Five Dueville e Futsal Reggio Emilia, determinato dallo scontro tra Alice e il portiere compagna di squadra, andando a sbattere sulla base del palo col mento. Scenario della partita era il palasport di Sarcedo. In eredità per la giocatrice ospite un taglio vistoso, con perdita di sangue e, va da sé, la necessità di cure se non in regime di emergenza, comunque in un breve arco di tempo.
Partita sospesa ovviamente per per prestare soccorso alla malcapitata Alice Codeluppi (il match poi riprenderà una volta verificate le sue condizioni), con un primo intervento offerto subito da una mamma-tifosa di un’atleta della formazione di casa, pure lei infermiera (nel suo caso in forza all’Ulss 8 Berica). Scesa dalla tribuna per dare un mano, è stata lei ad applicare una medicazione tampone con cerotto a strips per lesioni cutanee. Tempo di pochi minuti ed ecco (ri)entrare in scena allora l’attaccante del Dream Five C5 che, in precedenza uscita dal campo di gioco per prepararsi per il turno di lavoro in pronto soccorso, stava per lasciare l’impianto. Alessia Brodesco – è il nome dell’atleta vicentina, nota anche sui social come testimonial quando era studentessa di infermieristica – viene informata di quanto accaduto pochi minuti prima in campo. Dopo aver visitato l’avversaria infortunata, si offre per accompagnarla personalmente al polo medico di Santorso dove da lì a breve lei avrebbe iniziato il turno di servizio notturno. Ed ecco allora che la giocatrice di casa, ancora prima di “trasformarsi” in infermiera professionale, si improvvisa pure tassista, caricando in auto da Sarcedo a Santorso l’infortunata portandola fino all’accoglienza.

Una volta giunte a destinazione, Alessia e Alice hanno dunque ben pensato di immortalare il momento con una fotografia che le ritrae insieme di fronte all’accesso esterno del pronto soccorso, immediatamente inviata via chat alle rispettive compagne di squadra. Dandosi appuntamento “a fra poco”, visto che poi le due si sono ritrovate con la giovane infermiera di Caldogno ad assistere il medico che ha suturato la cute al mento alle 35enne ferita, la cui trasferta in Veneto si è prolungata più del previsto. Tra ringraziamenti, sorrisi e saluti le due ex avversarie si sono congedate, avviandosi l’una in spogliatoio – stavolta quello riservato agli operatori sanitari – e l’altra in accettazione, una “scena” che poi si ripeterà qualche ora dopo alle dimissioni della paziente. Oltre ai 3 punti conquistati sul campo – si dirà poi con una battuta tanto a Dueville che a Reggio Emilia, considerato tutto sommato il lieto fine – la Reggiana si è portata a casa altri 5 punti extra, anche se Alice e le sue compagne di team, in apprensione per lei, sicuramente, ne avrebbero volentieri fatto a meno!
“Ringrazio veramente tutti per la disponibilità, sto bene ed è tutto a posto. A partire dalla mamma che mi ha dato dei consigli e mi ha assistito sul campo – confida Alice, atleta di lungo corso che è anche mamma di una splendida bimba di 7 anni, raggiunta al telefono -, e poi Alessia per essersi offerta con un bel gesto davvero di accompagnarmi in ospedale : cose come queste fanno la differenza quando si parla di sport e anche al fuori di questo ambito, ed è un piacere raccontarle perché sono una dimostrazione di vera umanità, di cui ce n’è sempre tanto bisogno”.
L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.
Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.