In vendita il rudere dell’ex tiro a segno a S. Bortolo. Il poligono fu costruito nel 1940

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L'ingresso in stato di abbandono e degrado

Il vecchio stabile che ospitava un tempo il tiro a segno comunale, costruito circa 80 anni fa, in pieno secondo conflitto mondiale, è stato svincolato dalla tutela storico-artistica e può quindi essere messo in vendita al pubblico. Anzi, è meglio specificare: a qualche privato che manifesti l’interesse ad acquisire e riqualificare l’area edificata da 144 metri quadri e spazi attigui intorno lungo l’argine del torrente Chiampo ad Arzignano.

Il datato poligono si trova in stato di avanzato degrado, dopo aver chiuso i battenti nel 1984 e poi essere utilizzato come abitazione e infine deposito, fino al definitivo abbandono.
Si tratta di poco più di un rudere ai giorni nostri, segnato dal tempo e di cui dalla strada del quartiere San Bortolo si possono notare i cinque archi di pietra. Ma anche la copertura di legno da tempo crollata sotto il “peso” degli anni e delle intemperie. Il valore dell’immobile in decadenza è stato fissato in 166 mila euro.

La nota tecnica diffusa dal Comune locale fa notare come sia consentita la conversione dello stabile in edificio ad uso commerciale o direzionale, oppure di laboratori artigianale, con possibilità di ampliamento delle superfici su cui insiste (da 144 fino a un massimo di 600 mq) e anche del volume, potenzialmente quadruplicabile. Per quanto riguarda il valore “simbolico” , trattandosi di bene sottoposto a vincolo storico-artistico dal 2015, la Commissione Regionale per il patrimonio culturale del Veneto ha autorizzato l’alienazione del compendio, sbloccandone di fatto la libera vendita grazie al nulla osta della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggi, concesso lo scorso 22 luglio.
Si andrà quindi all’asta al rialzo delle offerte, da un costo base di 166 mila euro, con termine fissato nel prossimo 15 dicembre 2020. Il fabbricato si trova nell’omonima via del Tiro a Segno storicamente dedicata alla funzione sportiva e di aggregazione con un tempo esercitava il complesso, poi esauritasi con il trascorrere dei decenni e lo spostamento su altri siti. Come detto nella mappa catastale consta di 144 metri quadrati, mentre l’area di terreno intorno che un tempo ospitava il campo del poligono di tiro è di poco meno di 7.400, tutta di proprietà del demanio, vale a dire direttamente dello Stato. L’avviso di vendita è stato pubblicato nei giorni scorsi.