Parlare per immagini: presentato il progetto che aiuta gli alunni con difficoltà di apprendimento

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L’importante è comunicare in maniere accessibile a tutti, e favorirne le forme più opportune utili per il dialogo e l’apprendimento. E’ un po’ uno dei “comandamenti” che stanno alla base del progetto presentato oggi a Montebello, nell’aula magna dell’istituto comprensivo locale. Intitolato “Parliamo in immagini” e che ha come destinatari quei bambini che per motivi diversi si trovano di fronte a scogli insormontabili o che comunque frenano i processi cognitivi e comunicativi.

In particolare, gli alunni che soffrono di autismo. Ma, come ulteriore esempi, i più piccoli che non conoscono la lingua italiana e necessitano di un percorso apposito e facilitato. In loro “soccorso” è stato ideato un apposito software intelligente, su misura e che promette risultati impensabili fino a qualche tempo fa in materia.

“Si tratta di un software che aiuta gli alunni affetti da autismo – è stato spiegato in una conferenza stampa oggi – ma anche quelli con altre forme di disabilità o stranieri che non hanno conoscenza della lingua italiana, a comunicare e, quindi, a comprendere e a farsi comprendere”. Lo ha consegnato stamattina alle scuole montebellane l’associazione “Autismo Triveneto“, in presenza del sindaco del comune locale Dino Magnabosco e dell’assessore all’Istruzione e al Sociale Mirka Pellizzaro che si era interessata in prima persona al percorso ora giunto a compimento. A monte è reso possibile da una raccolta in crownfunding lanciato sul sito “Rete del Dono” da tanti mamme e papà.

L’obiettivo condiviso? Renderlo disponibile e utilizzabile a breve in tutti e 74 i comprensivi della provincia di Vicenza. Con la scuola secondaria di primo grado di Montebello prima a riceverlo in tutto il Vicentino, grazie alle donazioni raccolte online dal Comitato Genitori della scuola. Si tratta di un software di immagini che permette agli insegnanti di sviluppare la comunicazione nei bambini in Spettro Autistico e con Disturbo della Comunicazione.
Consente ai docenti di creare tabelle e strumenti per la didattica anche per lavorare da remoto in Dad con i loro studenti. Il programma sarebbe il più conosciuto nel mondo in questo campo, un prodotto Usa in versione italiana, con più entità territoriali a parteciparvi.

Un momento della presentazione

“Dopo aver analizzato i contenuti di tale iniziativa – spiega l’assessore Pellizzaro -, ho chiesto il sostegno economico al Comitato Genitori, il quale ha risposto positivamente, mostrando grande sensibilità. Il progetto aiuta a ridurre o evitare un’eventuale situazione di disagio di un alunno in difficoltà per assenza, totale o parziale, di capacità di comprensione della comunicazione. È inoltre fondamentale per portare a conoscenza della comunità i problemi legati ai disturbi dello spettro autistico”. “Il ringraziamento va a tutti i donatori – afferma il sindaco Magnabosco – e all’associazione ‘Autismo Triveneto Vicenza’, promotrice di questa iniziativa. Si tratta di un gesto concreto per l’educazione degli alunni in difficoltà e quindi per la loro integrazione fra i loro compagni e nella società in cui viviamo”.