Murales come tributo a Giulietta e Romeo. Quattro giovani writers “colorano” la piazza

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Non tutti sanno che il più conosciuto tra i drammaturghi della storia, William Shakespeare, trasse ispirazione da un uno scrittore vicentino di nome Luigi Da Porto, autore di una novella che cantava per prima il tormentato amore che poi diventerà di fama universale tra Giulietta e Romeo, citati con questi nomi. E sono ancora meno quelli che conoscono dove abbia avuto origine la saga dei Montecchi e Capulati e delle vicende del ‘500, vale a dire proprio Montorso, dove l’autore pernottava in quegli anni.

Un omaggio di gusto artistico moderno a questa storia inserita nella tragedia teatrale più universalmente conosciuta al mondo la stanno dando quattro ragazzi della zona, attraverso sei murales d’autore ispirati proprio alle vicende romanzate dei due amanti più celebri del pianeta. “Teatro”, stavolta inteso come cornice dell’iniziativa, è piazza Malenza, nel cuore della cittadina dell’Ovest Vicentino. Con tre artisti junior montorsiani e un “imparentato” se così si può dire con licenza, a combattere il solleone di fine estate a colpi di pennello e di colori per creare delle opere a muro ormai in via di definizione.

Si tratta di Elisa Gaiola, Mattia Biasolo ed Elisa Albiero, che assieme a Nicole Galiotto di San Giovanni Ilarione (ma con radici famigliari a Montorso) stanno realizzando sei murales nelle parti sottostanti i sei archi che sostengono il muro che delimita il parcheggio e il Monumento ai Caduti. I “graffiti”, realizzati con la tecnica delle silhouette su sfondo colorato, rappresentano scene della tragedia di Romeo e Giulietta ambientate proprio a Montorso. Nel primo arco si vede Giulietta in maschera, nel secondo la scena del bacio sul balcone, nel terzo il matrimonio ambientato davanti alla chiesa di San Biagio e nel quarto il duello tra Romeo e Tebaldo sotto la torre campanaria del cimitero. I giovani artisti sono ora impegnati a completare i restanti due archi: il quinto raffigurerà la partenza di Romeo per l’esilio e la chiesetta di San Marcello e il sesto la morte di Giulietta e Romeo assieme alle figure di Luigi Da Porto e della villa che porta il suo nome.

Prevista per la fine del mese di ottobre la conclusione con le finiture delle 6 scene vive di colori ed evocatrici di un’opera letteraria dal fascino senza tempo, resa immortale anche dalle trasposizioni teatrali e cinematografiche moderne, oltre che da secoli ormai entrata nell’immaginario collettivo. Con il Veneto, Vicenza e Verona in particolare, che ancor oggi ne traggono giovamento sul piano del turismo culturale. A promuovere questa forma d’arte moderna “connessa” al territorio è stato anche in questo caso l’assessorato alle politiche giovanili condotto da Annalisa Zordan, giovane vicesindaco locale, allo scopo di “dare sfogo alle doti artistiche dei giovani e di rivitalizzare l’aspetto della piazza”, dove recentemente una ditta specializzata ha provveduto a ripulire e ritinteggiare l’area del Monumento ai Caduti.

“Quando il Comune ci ha proposto di decorare questi spazi – spiega Elisa Gaiola a nome di tutti i giovani artisti coinvolti – abbiamo risposto positivamente e con entusiasmo. La progettazione è iniziata un anno fa ed ora stiamo ultimando l’opera. Sarà bello, anche a distanza di anni, passare di qua e ammirare con orgoglio quanto abbiamo realizzato per il paese”.