Sindaco contro la maternità surrogata: “Nessun nascituro verrà iscritto all’anagrafe”

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Il sindaco di San Pietro Mussolino, Gabriele Tasso

Il sindaco di San Pietro Mussolino contro l’utero in affitto. E’ stata, infatti, approvata una mozione che di fatto impedisce ad ogni neonato da maternità surrogata di essere iscritto all’anagrafe togliendo così ogni diritto ai bambini nati con questa pratica. La polemica divampa tanto da far insorgere le associazioni che si battono per difendere i diritti umani.

Gabriele Tasso, primo cittadino del piccolo comune vicentino rincara la dose annunciando che si rivolgerà alla procura qualora venisse a conoscenza di nuove procreazioni avvenute non naturalmente. “Il consiglio comunale di San Pietro Mussolino – si legge in una nota – ha approvato, con voto unanime, la mozione contro la maternità surrogata, l’abominevole pratica che consiste in un vero e proprio sfruttamento del corpo di una donna e nella mercificazione del nascituro”.

Il provvedimento riporta l’impegno del sindaco a non procedere all’iscrizione di bambini nati a seguito di surrogazione di maternità, pratica vietata da apposita norma penale. Ad informare la Procura della Repubblica ogni volta che venisse richiesta un’iscrizione di questo tipo e di farsi promotore di campagne di sensibilizzazione su un’azione che lede gravemente i diritti delle donne e del nascituro.

Apprendiamo – risponde il coordinamento vicentino de “Il Veneto che vogliamo”- questa mattina dalla stampa che a San Pietro Mussolino c’è un Sindaco che non ha nulla di meglio da fare che prendersela con i neonati. Davvero inconcepibile come si possa approvare una mozione che di fatto impedisce l’iscrizione all’anagrafe ai bambini nati con la pratica della maternità surrogata. Mozione che ignora l’esistenza della Convenzione Internazionale sui diritti delle bambine e dei bambini opportunamente ratificata dal nostro paese  che lo impegna a garantire il rispetto e l’attuazione di tutti i diritti. Che proprio in questo caso verrebbero tutti negati”.
“Se anche la Cassazione –conclude il coordinamento– si era espressa a favore della trascrizione di un atto di nascita, che senso ha approvare una mozione simile se non per difendere un’ideologia? 
La maternità surrogata in Italia è vietata, ma dovrebbe anche essere vietato approvare mozioni che vanno contro il buon senso e se la prendono con chi non ha neanche il diritto di parola. Quale è la colpa di un neonato? Nessuna, senza alcuna obiezione possibile. Purtroppo Fratelli d’Italia non è nuova a iniziative simili, di stampo neofascista: quando l’ideologia prevale sul buon senso bisognerebbe avere il coraggio di fare un passo indietro. Invece a quanto pare il Sindaco in questione non vuole tornare indietro, anzi difende la scelta fatta. Dice che i bambini hanno dignità, ecco noi in queste sue scelte non ne vediamo”. 

 

Sulla vicenda interviene anche la Senatrice Daniele Sbrollini: “La delibera votata a San Pietro Mussolino ha poco senso e nessuna umanità. Gli estensori di questo ordine del giorno dovrebbero spiegare che responsabilità ha un bimbo appena nato che dovrebbe essere tutelato e invece si vorrebbe senza cittadinanza e senza tutele. Tralasciamo il fatto che si tratta di una delibera sulla quale è evidente che un comune non abbia competenza. Desidero sottolineare piuttosto che il Consiglio Comunale delibera su una materia, la maternità surrogata, che è tuttora vietata in Italia. E poi si spinge a negare la cittadinanza a chi è in un’età in cui si hanno solo diritti e nessuna responsabilità.

“Come faccia poi a distinguere tra nato a nato e con quali autorità indagativa, ce lo dovrebbe spiegare meglio –conclude Sbrollini-. Il sindaco purtroppo continua a distinguersi per le sue opinioni estreme. Sembra più preoccupato di rispondere alle esigenze ideologiche del suo partito di riferimento che di fare il sindaco di tutti. Soprattutto dei potenziali cittadini indifesi”