Il pilota morto ad Asiago è precipitato sotto gli occhi del padre e del figlio 11enne

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Un guasto o un possibile errore umano, oppure ancora una folata di vento anomala. Per quale che sia l’ipotesi corretta il risultato si è rivelato fatale per Alberto Casagrande, il commerciante e panettiere asiaghese di 47 anni morto ieri sulla pista dell’aeroporto dopo la fase di decollo non andata a buon fine, con il suo aliante a schiantarsi tragicamente al suolo. L’ultraleggero, dopo la fase di lancio al distacco del cavo di acciaio, non ha preso quota come avrebbe dovuto, cadendo a terra.

Una passione profonda per il volo quella che aveva spinto Alberto anche ieri, giorno feriale e con il cielo limpido, a dedicare il pomeriggio senza presagire in nessun modo quello che sarebbe capitato intorno alle 13, con il drammatico schianto pochi secondi la partenza. Proprio sotto gli occhi di alcuni tra i suoi legami più cari che lo avevano accompagnato nell’ennesimo volto, visto che si trattava ormai di un pilota esperto.

Alcuni testimoni hanno riferito di un avvitamento improvviso del velivolo, da un’altezza di una ventina di metri dalla pista, prima di precipitare. Per il 47enne non c’è stato nulla da fare, a distanza di pochi di minuti il pilota è deceduto per le lesioni interne riportate nello schianto verticale, dopo essere stato estratto in condizioni critiche dalla cabina, all’interno della carlinga ridotta a un cartoccio di lamiere. Titolare di un noto panificio e gelateria nel cuore di Asiago che porta il cognome di famiglia nella sua insegna, in piazza Carli, Alberto Casagrande era conosciutissimo sull’Altopiano, dove la notizia della morte improvvisa ha suscitato nel pomeriggio di lunedì grande sgomento.

Presenti al momento della tragedia anche il padre della vittima, Rino Casagrande, anche lui appassionato di volo, e il figlio di appena 11 anni, come specificato dalla stampa locale. Oltre a loro, che hanno assistito ad una scena terribile, Alberto lascia la moglie Barbara e la seconda figlia frutto della loro unione. Affranti anche la madre Nerina e il fratello, informato subito dopo dell’incidente insieme ad altri parenti accorsi sul posto per unirsi al dolore dei familiari e verificare di persona quanto fosse accaduto. “La nostra comunità si stringe attorno alla famiglia Casagrande per questa gravissima tragedia che l’ha colpita. Non ci sono parole – spiega il sindaco Roberto Rigoni Stern – per esprimere il nostro stato d’animo dopo l’incidente. Ricorderemo Alberto come un persona solare e positiva, un grande lavoratore attaccato alla famiglia e ai valori della nostra comunità”.

I tempi di attesa per conoscere data e sede del funerale saranno inevitabilmente lunghi, viste le indagini in corso da parte dai carabinieri altopianesi e delle autorità dell’Enac, l’ente che sovrintende ai voli e alle procedure di sicurezza. Prevista anche l’autopsia sul corpo del cittadino di Asiago, per escludere l’ipotesi del malore tra le cause possibili della tragedia.