Ricerche del 58enne disperso sull’Altopiano. Nessuna traccia a 48 ore dalla scomparsa

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E’ trascorsa la serata di lunedì e anche la notte senza nessuna sostanziale novità sulla sorte di Lorenzo Lavezzo, il 58enne di Arzignano di cui non si hanno notizie dalle prime ore di domenica. Insieme al fratello due giorni fa era partito dall’Ovest Vicentino all’Altopiano dei 7 Comuni, come già fatto in passato, per poi dividersi per la raccolta dei funghi selvatici. Al rendez-vous fissato alle 12 per il rientro a casa, non c’è stato il ricongiungimento. Poi è scattato l’allarme.

Dopo la sospensione delle ricerche con il calare dell’oscurità anche il silenzio della notte ha pervaso la zona di Campolongo, dove la task force composta da circa 50 soccorritori, esploratori e volontari più le unità cinofile hanno dovuto desistere, per riprendere a cercare nuovamente all’alba di martedì. Le avverse condizioni meteorologiche non hanno fermato infatti le ricerche dei soccorritori: vigili del fuoco, personale del soccorso alpino, carabinieri, e volontari della protezione civile. E’ stato allargando il territorio di ricerca e ripassato le zone più impervie. I soccorritori son stati supportati oggi dalla presenza di due nuclei cinofili dei vigili del fuoco provenienti da Gorizia e Pordenone oltre alla ricerca con i droni con il personale proveniente dai comandi di Treviso e Rovigo.

I soccorritori sono coordinati dai vigili del fuoco provinciali riparati nelle chiesetta di San Francesco, messa a disposizione dalla comunità di Rotzo. A complicare le operazioni il maltempo che dalle prime ore di oggi ha preso di mira anche l’area montana, ma le squadre di ricerca sono comunque partite per scandagliare le più fitte foreste, le aree colpite dagli schianti della tempesta Vaja e tutti gli anfratti e grotte conosciuti dove il disperso potrebbe aver cercato riparo in caso di infortunio.

Ieri attività di esplorazione si sono concentrate tra Campolongo, Malga Fratte e Malga Trugole in particolare, ampliando successivamente il raggio d’azione. Anche l’elicottero di Treviso emergenza e quello dei vigili del fuoco hanno sorvolato l’area. Impegnati tra boschi e pendii secondo le diverse competenze il Soccorso alpino di Asiago, Arsiero e Padova, il gruppo speleologico di Vicenza, i vigili del fuoco, i carabinieri forestali, la polizia locale di Asiago, la vigilanza boschiva di Rotzo e i cani molecolari specializzati.

I boschi in questi giorni sono frequentati assiduamente da cercatori di funghi – oggi si contavano una trentina di macchine – e per questo il soccorso alpino li invita a porre attenzione nei luoghi percorsi e a segnalare al campo base, al Rifugio Campolongo, ogni possibile informazione. La ricerca riprenderà domattina.