Un’intera famiglia altopianese intossicata dal monossido. In quattro fuori pericolo

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Una fase di soccorsi portati da pompieri e Suem (immagine d'archivio)

Una famiglia di Asiago, composta da due adulti e due bimbi, ha rischiato il peggio nel corso della notte, dopo aver inalato una quantità fortunatamente non letale di monossido di carbonio. A intervenire e trarli in salvo sono stati i vigili del fuoco dell’Altopiano insieme al personale del Suem intorno alle 7.45 di stamattina. I sanitari hanno atteso l’irruzione degli specialisti in un’abitazione prima di prendere in consegna una coppia di adulti e i due figli con sintomi da intossicazione da gas. I quattro, trasportati in un primo momento all’ospedale di Asiago, saranno sottoposti ad una terapia iperbarica in un centro specializzato a Torri di Quartesolo.

Potrebbe esserci in questa vicenda un concorso indiretto del maltempo che ha funestato l’Altopiano nei giorni scorsi con strascichi sulla rete elettrica. La famiglia, infatti, secondo le prime rilevazioni dei pompieri – le indagini sulle cause sono in corso – potrebbe essersi servita di un gruppo elettrogeno o di una stufa d’emergenza per riscaldare l’ambiente, vista l’assenza di corrente in alcune zone della cittadina nelle scorse ore. Un dubbio che sarà sciolto nelle prossime ore.

Il gas velenoso, inodore e insapore oltre che incolore, si sarebbe propagato dallo scarico di una di queste fonti di calore – gli accertamenti saranno successivi con le squadre altopianesi chiamate agli straordinari in questa fase post emergenza meteo – secondo le indicazioni fornite dal distaccamento di Asiago. Fortunatamente, i livelli di monossido riscontrati all’ingresso dei pompieri, attraverso gli appositi rivelatori, erano relativamente bassi e le vittime dell’intossicazione solo stordite ma coscienti.

Scampato pericolo, anche se saranno necessarie le cure di protocollo in sala iperbarica per poter chiudere la vicenda solo con un grosso spavento alle spalle.