BPVi, entro fine novembre l’assemblea sull’azione di responsabilità

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La ex sede della Banca Popolare di Vicenza, in via Btg. Framarin a Vicenza

Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, che si è riunito in tarda mattinata, si è concentrato oggi soprattutto sulle vertenze legali, mentre pare rinviata al momento la decisione sul tanto atteso piano di ristrutturazione dell’istituto di credito.

La notizia principale uscita dalla riunione di oggi, infatti, è che i soci della Banca Popolare di Vicenza decideranno entro la fine di novembre sull’azione di responsabilità verso i passati vertici dell’istituto berico “a parziale ristoro delle perdite di chi abbia investito in azioni della Vicenza”.

La notizia è stata data con una nota a fine riunione dal vicepresidente di BPVi, Salvatore Bragantini. “Il consiglio – ha affermato – ha definito il cronoprogramma per la proposizione dell’azione di responsabilità. In base alla documentazione già ricevuta, prevediamo di riunire entro la fine di novembre l’assemblea degli azionisti che delibererà sulla proposta”.

Quanto ai tavoli di conciliazione, per Bragantini “siamo in avanzata fase di messa a punto di una proposta che prevede un parziale ristoro delle perdite di chi abbia investito in azioni della Vicenza, senza dimenticare che quello in azioni è, in ogni caso, un investimento a maggiore rischio. L’esborso a carico della Banca sarà comunque delimitato previamente nel rispetto dei requisiti patrimoniali dettati dalla Bce”.

“Una volta messa a punto – spiega Bragantini -, la nostra proposta sarà illustrata alle associazioni dei consumatori e degli azionisti”. “Il cda – scrive ancora il vicepresidente di BPVi nella sua nota a margine della riunione – sottolinea infine la necessità che tutte le risorse disponibili siano messe a frutto per progettare una Banca che, nel rispetto della migliore storia della Banca Popolare di Vicenza, sia pronta alle sfide di domani”.

Bragantini ha sottolineato anche come la banca abbia “un rilevante patrimonio immobiliare, che va valorizzato e messo a frutto. Lo faremo senza timidezze nell’interesse della Banca, interesse che viene prima di tutto”.