“Cento Domeniche”, il film che mancava sul tradimento della fiducia dei risparmiatori veneti

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Cento domeniche”, ultima fatica di Antonio Albanese, è uscito nelle sale lo scorso fine settimana si candida a essere uno dei film italiani più importanti del 2023. Sabato mattina 25 novembre è stato presentato a Vicenza al Patronato Leone XIII in una proiezione gratuita alla quale hanno preso parte, oltre al regista e attore principale, anche le autorità.

Il film, infatti, pur se ambientato in provincia di Lecco, racconta fedelmente il tradimento vissuto da tanti vicentini con il crack delle banche popolari venete. Per realizzarlo Albanese ha chiesto aiuto alla psicologa e psicoterapeuta scledense Emilia Laugelli, coordinatrice fino a poche settimane fa del team del progetto Inoltre, il numero verde antisuicidi 800 334343 nato in Veneto nel 2012 per volere di Luca Zaia per prevenire i suicidi degli imprenditori colpiti dalla crisi economica e che ha supportato gratuitamente tante persone che si son viste sparire i risparmi di una vita a causa del crack della propria banca.

Da Emilia Laugelli il regista e attore si è fatto spiegare, al fine di impersonare al meglio il protagonista Antonio Riva, la crisi esistenziale profonda attraversata dai risparmiatori traditi, che nello sprofondare della banche popolari venete hanno visto sparire non solo i risparmia di una vita, ma anche la propria dignità. Ne è uscito un film importante, che racconta mirabilmente e con sensibilità una storia universale e che è dedicato proprio alle migliaia di persone tradite dall’avidità di pochi.

Il film
Antonio, ex operaio, conduce una vita mite e tranquilla. Quando la figlia Emilia gli annuncia che ha deciso di sposarsi, vuole finalmente coronare il suo sogno regalandole il ricevimento che insieme hanno sempre sognato. Sa che può contare sui risparmi di una vita, ma la banca di cui è da sempre cliente sembra però nascondere qualcosa, i dipendenti sono all’improvviso sfuggenti e il direttore cambia inspiegabilmente di continuo. Scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i suoi tesori non custodisce anche i suoi sogni. Il titolo del film, “Cento domeniche”, fa riferimento al tempo impiegato dal padre di Albanese per costruire la sua casa.

La proiezione
“Cento domeniche” costituisce probabilmente la prima vera occasione per la comunità vicentina per riguardare criticamente cosa è stato il crack della Banca Popolare di Vicenza. Una crisi fortissima per il tessuto sociale ed economico, dove alcuni sono stati più “uguali” di altri, senza che qualcuno abbia davvero fatto un’ammissione di colpa.
Al Cinema Patronato Leone XIII di Vicenza il film è stato visto da 400 partecipanti con una proiezione gratuita. L’altra proiezione, con 500 posti, è stata al Cinema Uci Luxe Palladio. Fra i presenti al Patronato, insieme ad Albanese e ad Emilia Laugelli c’erano il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto, il sindaco Giacomo Possamai, il presidente della Provincia Andrea Nardin e il rappresentanti delle associazioni dei risparmiatori.
“Nel film – ha dichiarato il vescovo Giuliano Brugnotto al termine della proiezione – c’è una parola che ricorre spesso ed è la parola  fiducia: quando viene meno, si interrompono i riferimenti fondamentali con le istituzioni, che servono alla società, non per se stesse. Anche in queste vicende ci sono persone che sono state lasciate ai margini: sono persone più povere e con meno strumenti culturali. La proposta di ecologia integrale che Papa Francesco ci ricorda, ha molto a che fare con queste vicende”.

“Mi sono profondamente commosso perché il vostro applauso per me era molto importante”, ha commentato Antonio Albanese, che spiegato di aver voluto ambientare la narrazione in un contesto provinciale che lui conosce molto bene. “Era una storia che andava raccontata e che ha a che fare con la dignità e perché non succeda più” ha ripetuto in queste settimane presentando il film.
“La cultura – ha sottolineato invece il sindaco Giacomo Possamai – ha il ruolo di riportare l’attenzione su una tragedia che qui a Vicenza non è ancora finita”. Fra il pubblico, molti hanno voluto ringraziare Albanese: “Ci siamo perfettamente riconosciuti”. Il film realizzato dalle produzioni Palomar e Leo è stato proposto a Vicenza, grazie alla sinergia tra la Vision Distribution, la Diocesi di Vicenza, “Noi che credevamo Associazione medio-piccoli risparmiatori” e “Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza”.

Emilia Laugelli con Antonio Albanese alla prima del film

Il numero verde antisuicidi 800 334343
Avviato nel 2012, dopo aver cercato di intercettare le vittime della crisi economica il servizio Inoltre si è via via esteso ad altre crisi e ai bisogni di altre fasce di popolazione: dalle famiglie messe in difficoltà dal  crack di alcune banche venete, nel 2016, ai cittadini angosciati dagli effetti della pandemia da Covid, fino a supportare adulti e adolescenti in difficoltà psicologica.
Emilia Laugelli, responsabile dell’unità operativa semplice di psicologia clinica all’ospedale di Santorso ed ex assessore al sociale di lungo corso del Comune di Schio, dal primo settembre ha passato il testimone del progetto alla cooperativa sociale ‘Mano Amica’ proprio di Schio. In oltre dieci anni di attività InOltre, grazie all’attività di psicologi disponibili gratuitamente24 ore su 24, sette giorni su sette, ha prestato assistenza psicologica a circa 15 mila persone e preso in carico, con percorsi dedicati, 1.066 utenti.