Nuova autocertificazione per la Fase 2. Rimane valida – con modifiche – la precedente

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I controlli continuano anche nella Fase 2, ma ci sono delle modifiche da apportare al modulo

Scatta la fatidica “fase 2” e arriva puntuale l’immancabile nuova autocertificazione per i cittadini italiani, abbinata come da prassi ormai dell’entrata in vigore del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La versione aggiornata è disponibile e scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno (clicca e stampa o scarica). Da oggi, lunedì 4 maggio, è questo il modulo da presentare alle forze dell’ordine in caso di controllo, anche se rimane valido il modello precedente, barrando e quindi cancellando le voci non più attive.

A confermare che quest’ultimo è ancora utilizzabile è lo stesso portale. Nel dettaglio vanno modificate le parti tra parentesi nel punto in cui si evidenzia il carattere di urgenza (dove si citano i trasferimenti in comune diverso da quello di residenza), e per le situazioni di necessità, nella parte relativa agli spostamenti all’interno del proprio comune.

Da depennare anche le ultime tre righe sempre tra parentesi, essendo decaduto l’obbligo di certificare gli effettivi spostamenti per motivi di lavoro e le visite a parenti in difficoltà. Per ulteriore chiarezza, confronta con il formato visibile sempre sul sito governativo.

Da ricordare che in caso di indisponibilità del modulo cartaceo, gli operatori incaricati delle verifiche (carabinieri, polizia locale, finanzieri e polizia di Stato tra gli altri) sono tenuti a fornire dei prestampati all’occorrenza.

L’ultima versione dell’autocertificazione “alleggerisce” e agevola in parte il compito delle forze delle polizia, chiamate comunque a continuare l’opera di prevenzione e controllo del territorio. Ma potranno da lunedì concentrare maggiormente i propri sforzi a impedire assembramenti di persone, la frontiera più pericolosa su cui l’epidemia rimane l’insidia più temuta secondo le indicazioni del mondo medico scientifico.