Docente universitario denunciato per truffa e falso ideologico. Sequestrati 58 mila euro

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Secondo la guardia di finanza vicentina ha percepito compensi non autorizzati e quindi di fatto illeciti, truffando l’ateneo di Bergamo dove era assunto a tempo. Sono due le accuse da cui tenterà di difendersi nel tribunale lombardo un professore universitario di storia dell’arte indagato per i reati di “truffa aggravata” e “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”. L’uomo, dipendente pubblico, avrebbe accumulato lauti guadagni da tre diverse società – già multate -, collaborando privatamente nell’organizzazione di eventi culturali a Vicenza e contravvenendo così alle misure anticorruzione di controllo sugli incarichi di lavoro nel pubblico impiego.

Il docente universitario – G.F. V. le iniziali, 49 anni -, secondo la tesi accusatoria, avrebbe “reso prestazioni professionali con scopo di lucro a beneficio di altre imprese (una delle quali partecipata e gestita dallo stesso cattedratico), volte all’organizzazione di eventi nel settore dell’arte e della cultura”. In pratica, si tratterebbe di consulenze ripetute e, ovviamente, retribuite. Ruoli, mansioni, incarichi incompatibili con l’attività di insegnamento, con l’ulteriore aggravante di non aver richiesto la prevista – per legge – autorizzazione all’Università di Bergamo. L’attività in ipotesi illecita si è protratta per ben 10 anni, dall’autunno del 2007 all’analogo periodo dell’anno 2017.

Un profitto indebito che, secondo i finanzieri vicentini, ammonta a 58 mila euro, dopo la ricostruzione investigativa consegnata in Procura bergamasca. La somma per equivalente è stata sequestrata in via preventiva da tre conti correnti bancari riconducibili all’indagato, in attesa del giudizio.

Tribunale di Bergamo

Il danno erariale per lo Stato italiano, infine, è stato quantificato in circa 430 mila euro, dato che comprende il complesso delle retribuzioni non spettanti al professore universitario, che sarà oggetti di accurate verifiche da parte della Corte dei Conti. La questione che riguarda il ruolo del docente nei Musei Civici Vicentini fu sollevata nel consiglio comunale del Comune capoluogo berico dall’attuale sindaco della città Francesco Rucco, chiedendo spiegazioni alla giunta capeggiata da Achille Variati.