Marino Finozzi lascia l’incarico di consigliere regionale. Zaia: “Tifo per lui”

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Marino Finozzi ha ufficialmente rassegnato le dimissioni dall’incarico di consigliere della Regione Veneto. Dopo una quasi ventennale presenza fissa a Palazzo Ferro Fini, il politico vicentino rappresentante della Lega ha sciolto i dubbi lasciando – da presidente – anche la Prima Commissione consigliare. Le motivazioni della decisione non sono state rese note nel dettaglio ma si tratterebbe di una scelta personale, un nuovo progetto orientato verso il sociale. Per Finozzi, nato a Thiene 57 anni fa e residente a Fara Vicentino, si chiude così un capitolo di vita politica che dal 2000 fino ad oggi lo ha visto amministratore regionale dagli scranni di Venezia, dopo le esperienze maturate in comune a  Thiene prima e in Provincia a Vicenza.

“Dopo 18 anni di presenza e impegno in Regione – ha dichiarato lo stesso Finozzi ad Ansa – è giunto per me il momento di affrontare una nuova stagione della mia vita: lascio il Consiglio regionale con la coscienza di chi ha cercato di dare il massimo e ha avuto la soddisfazione di vedere avviato e portato ad un punto cruciale il processo dell’autonomia della nostra terra”. Giovedì 14 gennaio la data della conclusione, anticipata, del suo ultimo mandato politico iniziato con le elezioni del 2015, dove raccolse poco meno di 7 mila preferenze nella circoscrizione di Vicenza. Fu il più votato della Lega Nord nell’occasione.  “Dopo una esperienza così intensa – continua il dimissionario – ricca di soddisfazioni e di momenti importanti è giunto per me il momento di cambiare pagina e di dedicarmi ad un nuovo impegno nel campo del sociale”.

Non si è fatto attendere il commento del Governatore del Veneto Luca Zaia, compagno di avventura politica e di partito da anni, collaboratore e amico. La notizia delle dimissioni non corrisponde affatto ad un fulmine a ciel sereno, da quanto trapela dalle parole del vertice regionale. “Di fronte a dimissioni come queste, spesso scatta una sorta di cerimoniale dei complimenti – spiega -. Non è certo il caso di Marino Finozzi, un amico prima che uno stimato amministratore al quale rivolgo dal profondo del cuore, e con tutta la mia stima, un grazie per tutto ciò che ha fatto da assessore, da presidente del consiglio regionale, da presidente di commissione”.

Zaia poi aggiunge: “Tifo per lui e gli auguro il miglior successo per il nuovo corso che ha deciso di intraprendere. Persona di grande equilibrio, con un profondo senso delle Istituzioni e un amore incondizionato per il nostro Veneto, Finozzi è stato una colonna e una figura cruciale nella storia del Veneto, avendo vissuto da grande protagonista una lunga stagione di riforme nella nostra regione, in primis il lungo iter verso il referendum per l’autonomia. Non sarà facile sostituirlo”.

Proprio il governatore, proseguendo la dichiarazione, assicura alla stampa che alla base della decisione del consigliere non ci sarebbero problemi di salute nè di natura politica, ma un “nuovo stimolante progetto di vita”. A prendere il posto lasciato vacante sarà, con ogni probabilità, un altro vicentino: l’ex sindaco di Piovene Maurizio Colman, subentrerà nell’incarico una volta espletate le formalità burocratiche.