Crolla il tetto del Teatro Astra, in abbandono da oltre 11 anni. “Una profonda ferita”

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L'interno del teatro Astra devastato dalla copertura "implosa"

Uno squarcio vasto si è aperto la scorsa settimana sul soffitto di quello che qualcuno, tra i bassanesi più affezionati a uno dei simboli cittadini della cultura, comincia a chiamare ex Teatro Astra dopo oltre 10 anni di attesa e di soluzioni paventate e mai realizzate per il suo recupero. “Una profonda ferita che ha colpito l’intera città di Bassano del Grappa”, è l’incipit del messaggio che era stato diffuso all’indomani dal sindaco Elena Pavan, dopo un sopralluogo in prima persona e la visione lacerante delle macerie dopo il crollo. Di oggi, invece, la comunicazione di un incontro imminente tra una delegazione guidata dal primo cittadino bassanese con il Comitato sorto proprio a tutela del teatro storico.

Si terrà il prossimo 1 luglio, con sul tavolo un confronto alla luce degli eventi recenti ma soprattutto con proposte realizzabili e strategie future per l’edificio che sorge in via dei Martiri. Ad oggi ancora di proprietà della società Zetafilm con cui le precedenti trattative per la cessione non sono mai andate a buon fine. L’ultimo sipario calato risale al lontano anno 2009. Nei mesi scorsi, in inverno, il teatro cittadino avrebbe dovuto festeggiare i 70 anni di vita, ma tra pandemia e lo “stato vegetativo” in cui versa da oltre una decade le candeline sono rimaste spente .

Tornando alle ore successive all’implosione di svariati metri quadri di copertura corrosa dal tempo e dalle intemperie meteorologiche, avvenuto il 14 giugno, Pavan si era espressa in merito, assicurando una serie di incontri per venire a capo di un problema decennale che non rende merito alla città di Bassano e alla sua storia artistica. A intervenire furono per primi i vigili del fuoco, accertandosi che non ci fossero effetti per le persone e occupandosi della messa in sicurezza dell’intera area. A venire giù travi, parti cementizie e vecchie tegole, coprendodi macerie  e danneggiando irrimediabilmente la platea e le poltroncine. A causare il dissesto le infiltrazioni inevitabili, associate all’incuria.

“Quanto accaduto al Teatro Astra è una profonda ferita che ha colpito l’intera città. Non possiamo più aspettare una soluzione che non arriva”, commentò il sindaco il giorno dopo. Di seguito sono avvenuti incontri e contatti urgenti con la proprietà e con la Soprintendenza per definire una strategia di intervento, il più possibile condivisa. “La soluzione che – disse Elena Pavan – per quanto riguarda il Comune di Bassano, è solo una: l’acquisto del bene da parte dell’amministrazione allo scopo di restituirlo, nel più breve tempo possibile, alla città. E’ evidente che trattandosi di denaro pubblico il mio dovere è quello di avere una perizia sul valore oggettivo di questo bene. Per questo, solleciterò il privato ad autorizzare una stima dell’Agenzia delle Entrate sul reale valore dell’immobile. Questo sarà il primo passo per arrivare alla soluzione di un problema che si protrae da troppo tempo. Nel caso non trovassi risposta, nell’interesse della città che rappresento, mi riservo di esplorare qualunque altro percorso utile a mettere in sicurezza il bene e a restituirlo ai bassanesi”.

Tutte le immagini del teatro “ferito” sono tratte dal profilo del consigliere regionale bassanese Nicola Finco

“Mentre la magistratura svolge le indagini sulle responsabilità del crollo, ritengo necessario imprimere un’accelerazione verso la restituzione dell’Astra alla nostra città – dichiara oggi il sindaco -, ogni contributo è utile per mettere insieme idee e progetti per quando tornerà a disposizione di Bassano. Come già detto nei giorni scorsi l’acquisizione del fabbricato è una priorità, vedremo con quali forme, ma l’obiettivo è di non far passare altro tempo e definire rapidamente le tappe verso la riapertura dell’Astra. Il Comitato per la Restituzione alla Città di Bassano del Grappa del suo Teatro Storico, che andrò ad incontrare lunedì, è uno degli interlocutori con cui dobbiamo pensare e condividere la visione futura e mi auguro ci accompagni costruttivamente verso la restituzione del teatro alla città”.

L’ingresso sulla strada non rivela danni apparenti, ma l’accesso è stato transennato per precauzione